Ultima Modifica il 23 Luglio 2024
La Villa Romana di Minori, un’interessante sito archeologico del I secolo d.C., si lascia scoprire nel bel mezzo della Costiera Amalfitana. Una testimonianza dell’otium romano in Costa d’Amalfi che merita di essere visitata.
La Costiera Amalfitana, un territorio circondato da un mare trasparente e numerose baie, calette e porti naturali, era apprezzata già in epoca romana per la bellezza dei suoi paesaggi e il suo clima mite. Ne sono testimoni i ritrovamenti archeologici di Vietri sul Mare, Amalfi, Positano e Li Galli.
Seguito all’arredamento della linea di costa, la Villa marittima di Minori ha perso il suo contatto col mare e di trova ad essere accerchiata dai palazzi della città moderna.
La Storia della villa
La Villa Romana di Minori viene presumibilmente edificata nei primi anni del I sec. d.C. e rimase in vita, ma con diverse funzioni, fino al VII sec. d.C.. Non si conosce il nome del gentiluomo che la fece costruire; di sicuro era una persona di notevoli possibilità finanziarie vista la scelta progettuale del complesso e del suo apparato decorativo.
A partire dall’alto medioevo da quanto restava della villa romana iniziò a svilupparsi il centro abitato di Minori. Nei secoli gli ambienti della villa vengono utilizzati come stalle per gli animali, per conservarvi carne e formaggi, per refrigerare bevande e derrate, ma anche per procurarsi materiale di costruzione senza troppe difficoltà.
La villa marittima di Minori, situata nel punto in cui il torrente Regina Minor sfocia a mare, viene scoperta “casualmente” nel 1932 durante i lavori di ristrutturazione di una casa privata. Ulteriori ambienti vengono alla luce a causa di una tremenda alluvione che sconvolse tutta la Costiera nel 1954.
In questi giorni il Ministero dei Beni Culturali (Mibact), ha proposto un bellissimo video in 3D (disponibile sul canale YouTube del MiBACT) della ricostruzione virtuale della Villa Romana di Minori. Una grande opportunità per vedere da casa come se si fosse nella Villa risalente al I secolo d.C.
L’architettura della Villa
La villa marittima di Maiori era una residenza molto vasta che occupava un’area complessiva di circa 2.500 metri quadrati e si sviluppava certamente su due piani, anche se di quello superiore sono rimaste soltanto le fondazioni.
La cui costruzione si adattava al pendio naturale con diversi livelli di terrazze fino a lambire il mare. Riceveva dal torrente Regina minor, can lizzato appositamente, l’approvvigionamento idrico indispensabile per l’impianto termale, la natatio (piscina) del viridarium (giardino interno), i ninfei e la grande vasca della facciata, come pure il ninfeo della sala triclinare per i banchetti.
Oggi, della struttura residenziale, sono visibili solo le parti che si trovavano in prossimità del mare e sono circondati dai palazzi della moderna Minori.
Al centro del piano inferiore si trova un suggestivo triclinio per i banchetti impreziosito, nella parete di fondo, da un ninfeo la cui fontana scorreva anche intorno ai convitati. L’ambiente, con volta a botte, custodisce ancora oggi un grande mosaico pavimentale risalente al I secolo d.C.. Raffigura una scena di caccia e un corteo (tiaso) marino di Nereidi e creature mitologiche del mare.
Il piano inferiore era aperto su un viridarium, giardino romano con una piscina centrale (oggi risulta collocata a ridosso di un grande muro sul quale si elevano i palazzi moderni), circondato da un triportico con pilastri in mattoni (opus latericium).
Quasi tutto il complesso presenta decorazioni in stile pompeiano. Ancora oggi gli archi della villa rivelano i colori romani. Dal rosso delle semicolonne al giallo e l’azzurro delle murature, fino al nero degli zoccoli dei pilastri dove si trovavano le aiuole fiorite.
Recenti scavi hanno messo in luce gli ambienti termali costituiti da apodyterium (spogliatoio), tepidarium (sala per bagni tiepidi) e calidarium (sala per bagni caldi) ed il praefurnium (il forno per scaldare gli ambienti). L’approvvigionamento idrico indispensabile per l’impianto termale e del viridarium (giardino interno), era assicurato dal torrente Regina minor.
Antiquarium
Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, si trova l’Antiquarium. Vi si accedeva mediante due scalinate, una di esse è quella nei pressi dell’ingresso attuale al sito.
Le sue sale custodiscono non solo il materiale rinvenuto nelle diverse campagne di scavo della villa Romana, ma anche reperti provenienti da altri siti archeologici della Costa d’Amalfi, oltre che dai diversi ritrovamenti subacquei effettuati tra Amalfi e Positano.
Il Museo conserva inoltre una vasta gamma di ancore e anfore commerciali, databili nel periodo compreso tra il VI sec. a. C. al VI sec. d. C. Proveniente da Scafati è il lararium, struttura a forma di nicchia per la preghiera ai numi tutelari della famiglia.
Informazioni utili
Indirizzo: Via Capo di Piazza, 28 – 84121 Minori (SA)
Contatti: +39 089 852893
Orario: dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle 19.00, domenica dalle ore 9.00 alle 13.00. Il lunedì resterà chiusa per riposo settimanale. L’ingresso è gratuito.
Come arrivare
In auto da Napoli: Autostrada A3 (Napoli – Pompei – Salerno) uscita consigliata a Vietri sul Mare, poi seguire le indicazioni per la Costiera Amalfitana, (15 Km). Uscita Angri: proseguire per Valico di Chiunzi/Costiera Amalfitana e poi per Maiori.
In treno: La stazione ferroviaria più vicina è a Salerno, a 40 minuti da Minori, oppure la stazione di Napoli, a circa un’ora di viaggio.