Ultima Modifica il 21 Settembre 2023

Real Villa della Favorita, una delle più eleganti ville vesuviane del Miglio d’Oro, si lascia scoprire a poche passi dalla zona archeologica dell’antica Herculaneum. Confina con l’altrettanto bella e nota Villa Campolieto.



Cenni storici

Questa dimora strorica viene costruita a partire dal 1762 per iniziativa del duca Beretta di Simari e su progetto di Ferdinando Fuga; viene poi acquistata da Stefano Reggio Gravinda, principe di Jaci e di Campofiorito. Viene conclusa nel 1768, anno in cui la villa ospitò i festeggiamenti per le nozze di Ferdinando IV e di Maria Carolina d’Austria.

Nel 1792, per volere testamentario del principe, la villa diventa proprietà di Ferdinando IV e Maria Carolina d’Austria. I reali borbonici la elessero la “favorita” tra le regge e le ville che possedevano. E’qui che Ferdinando sbarcò, il 27 giugno 1802, dopo la riconquista del regno ad opera del Cardinale Ruffo.

La villa viene abbellita e ampliata sia da Ferdinando che da Leopoldo (secondogenito del re), il principe di Salerno la impreziosì anche con giochi (oggi esposti al Palazzo Reale di Caserta).

Con la caduta dei Borboni Villa Favorita è passa al demanio; il parco è gestito dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane.

Curiosità – Tra il 1879 e il 1885 il governo italiano ospitò Ismail Pascià, deposto Kedivè d’Egitto venuto in esilio in Italia. Molti ambienti del primo piano furono decorati in uno stile orientale “alla turca”.

Real Villa della Favorita

Villa Favorita si sviluppa su due piani e, strano a dirsi, non dispone di un accesso diretto sul corso Resina, ma solo due laterali con lunghi corridoi.

Villa Favorita_Ph FAIVilla Favorita @Ph FAI

L’accesso monumentale si trova, invece, lato mare con un imponente scalinata semicircolare in piperno che mette in comunicazione il grande salone ellittico con il parco.

La facciata principale è segnata da due ordini di lesene e da un balcone centrale avanzato rispetto agli altri. A lato dell’edificio complessivo ci sono le scuderie, recentemente restaurate.

L’interno è incentrato su un grande salone ellittico, a cui si affiancano due ali laterali con le scale che conducono ai piani superiori.

Gli interni della Villa presentano diversi stili dai decori arabeggianti e in stile cinese; al secondo piano c’era un grandioso pavimento a mosaico in marmo proveniente dalla villa di Tiberio a Capri; oggi è conservato nel Museo di Capodimonte a Napoli.

Il parco a Mare

Per volere di Ferdinando il parco viene ampliato fino al mare per creare un’unica grande area verde tra il Palazzo e il litorale con un’Approdo Borbonico in pietra vesuviana. E’ qui che sbarcarono Ferdinando IV e Maria Carolina di Borbone dopo l’esilio palermitano dovuto all’instaurazione della Repubblica Napoletana.

Parco sul Mare Villa Favorita

Malgrado le dimensioni siano state ridotte nel tempo, il parco di Villa Favorita resta l’area verde storica più grande della costa vesuviana dopo il parco della Reggia di Portici.

Oggi il parco è aperto al pubblico grazie ad un opera di recupero realizzato dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane. Sono inoltre stati allestiti diversi percorsi di visita nel parco, con la possibilità di scoprire una piccola cappella e la Casina Zezza.

La dependance della villa è nota come Casina dei Mosaici perché decorata da mosaici realizzati con scaglie di vetro e porcellana.

Nello spazio antistante la Casina di Zezza, è visibile una fossa circolare; è ciò che resta della giostra di Leopoldo di Borbone. I modellini delle Giostre di Villa Favorita sono conservati nella reggia di Caserta. Nel parco si scopre anche la palazzina delle montagne russe.

Al termine del parco un passaggio sottoposto alla linea ferroviaria conduce all’approdo borbonico, costituito da due cafehaus con torrette simmetriche davanti ai quali si apre una piccola esedra da cui si accede sul molo,

Informazioni utili

Villa Favorita, Corso Resina, 291-Ercolano
Fondazione Ville Vesuviane – Tel: +39 081 732 2134 – Mail: info@villevesuviane.net – Sito Web: www.villevesuviane.net