Velàzquez. Un segno grandioso è il titolo della mostra che fino al 14 luglio 2024 permette di ammirare due capolavori di Diego Velazquez nella sede napoletana delle Gallerie d’Italia.
L’esposizione, un nuovo capitolo della rassegna L’Ospite illustre, è curata da Intesa Sanpaolo. Rappresenta un’opportunità per ammirare fianco a fianco il naturalismo caravaggesco e la maestria di Velázquez.
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Velàzquez. Un segno grandioso, la mostra
I due dipinti giovanili di Velázquez, realizzati per i Carmelitani Calzati di Siviglia, sono un prestito della National Gallery di Londra. L’Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista a Patmos sono visibili nella sala dove è abitualmente esposto il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio, che è volato a Londra.
Le opere di Velázquez sono messi in dialogo con altri due dipinti raffiguranti l’Immacolata Concezione. Dal Museo di San Lorenzo Maggiore a Napoli arriva il quadro di Paolo Finoglio. Dalla Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria a Roccadaspide, nel Cilento, arriva una tela di Battistello Caracciolo, uno dei primi artisti napoletani a recepire la novità del messaggio di Caravaggio.
Il primo viaggio in Italia (tra il 1629 e il 1631) lo condusse a Napoli su incarico di Filippo IV, per eseguire il ritratto della sorella, l’Infanta Maria, identificato con la raffinata tela del Prado, in mostra. La seconda occasione si presentò nel 1649, per l’acquisto di quadri e sculture antich
Diego Velazquez ha soggiornato nella capitale del viceregno spagnolo per ben due volte. Tra l’estate del 1629 e inizio gennaio 1631, motivato da ragioni di studio. Vi fece poi ritorno tra gennaio 1649 e giugno 1651 con il ruolo di soprintendente alle opere d’arte delle residenze reali.
Curiosità. Il primo soggiorno Napoletano è documentato alla mostra da un pagamento di 154 scudi incassato al Banco di San Giacomo, cioè nello stesso luogo dove oggi hanno sede le Gallerie d’Italia.
Informazioni utili
Mostra “Velazquez. Un segno grandioso”
Gallerie d’Italia – Via Toledo 177 Napoli
Il biglietto di ingresso alla collezione permanente permette l’accesso anche alla mostra temporanea.
