Ultima Modifica il 4 Dicembre 2024
Il gioco simbolo del Natale è sicuramente la Tombola napoletana, una versione casalinga del lotto nata da un’ingegnosa trovata dei napoletani.
La tradizione vuole che a Natale, ma anche il 1° gennaio e il giorno dell’Epifania, dopo pranzi e cene, le famiglie e gli amici si ritrovino per giocare a tombola.
La variante partenopea della tombola presenta un forte legame con la Smorfia napoletana. Un’arte divinatoria che, attraverso un’interpretazione fantasiosa e stravagante dei sogni, permette di associare a ogni immagine onirica un numero da giocare al lotto
La vera storia della tombola napoletana
La tombola è un esempio lampante della creatività e dell’ingegno del popolo napoletano.
Tutto ha inizio con il Gioco del Lotto, una pratica in uso a Genova nel XVI secolo. Correva l’anno 1576 quando il patrizio genovese Benedetto Gentile ebbe l’idea di associare un numero ai nomi dei candidati alla carica di Membri del serenissimo Collegio della Repubblica.
E’ solo nel 1682 che il gioco del lotto (la bonafficiata) si diffonde nella città partenopea, diventando parte della tradizione e della cultura popolare. I napoletani iniziarono a scommettere su qualunque cosa: sul sesso dei nascituri, sulla morte dei papi, sulle guerre e tanto altro ancora; la città di Napoli diventa cosi la capitale del banco lotto.
Carlo III di Borbone, Re di Napoli e Sicilia dal 1734 al 1759, vide nel gioco del lotto una fonte di guadagno per lo Stato e ne decretò l’ufficializzazione.
Gregorio Maria Rocco, pare spirituale del re, si oppose fermamente alla legalizzazione del gioco considerandolo un’attività immorale che distoglieva i fedeli dalle pratiche religiose.
Dopo mille tira e molla, i due giungono a un compromesso: il lotto poteva continuare a far girare la ruota della fortuna, ma a Natale doveva fare una pausa.
Il popolo partenopeo, che non volle rinunciare a giocare, si inventò la Tombola napoletana, una versione casalinga del Lotto.
I 90 numeri del gioco del lotto, in attesa di essere sorteggiati e segnare il destino di tanti sognatore, erano messi dentro un “Panariello ( piccolo cestino di vimini), mentre cartelle appositamente predisposte servivano da registro delle estrazioni.
L’origine del nome “tombola” è incerta. Alcuni dicono che derivi dal verbo “tombolare”, cioè far cadere i numeri nel paniere, altri invece pensano che sia legato alla forma a piramide dei vecchi panieri, simili a dei tumuli.
Come si gioca a Tombola?
Prima di iniziare a giocare si decide il costo delle cartelle e quello del cartellone. Il ricavato della vendita andrà a costituire il montepremi, suddiviso in ambo, terno, quaterna, cinquina, tombola. Lo scopo del gioco è quello di coprire i 15 numeri presenti su una cartella, facendo quindi tombola.
Un giocatore ha il ruolo di croupier e ha in dotazione il cartellone completo con i numeri da uno a novanta più il tipico panariello. La sua mansione è quella di estrarre i numeri e annunciarli agli altri giocatori. L’annuncio è spesso accompagnato dal significato che la smorfia napoletana associa al numero.
I giocatori a loro volta hanno una o più cartelle, formate da tre righe, sulle quali sono scritti cinque numeri compresi da uno a novanta. Ogni volta che viene annunciato un numero il giocatore copre la casella col numero corrispondente.
Nella Tombola tradizionale napoletana le cartelle sono semplici cartoncini stampati e i numeri vengono coperti con fagioli, ceci, lenticchie o altro materiale disponibile dopo i cenoni natalizi come i gusci di frutta secca.
La classica tombola napoletana ha anche una versione “scostumata” ( vajassa appunto) e irriverente.
Tombola napoletana: tutti i 90 numeri e il loro significato
Nella tombola napoletana i numeri hanno un significato; in realtà ogni numero ha differenti significati in base al sogno che si vuole interpretare.
1 l’Italia, 48 il morto che parla, 30 le palle del tenente, 33 gli anni di Cristo, 37 il monaco e 90 la paura. Questi sono solo alcuni dei novanta numeri che compongono la Smorfia napoletana.
Oltre alla tradizionale Tombola Napoletana c’è anche la Tombola Scostumata, solitamente giocata nei quartieri popolari di Napoli. Si tratta di una versione scostumatissima, con battute sboccate ed allusioni sessuali. Il femminiello, ritenuto portatore di buona ‘ciorta (fortuna) tira i numeri urlandoli.