Ultima Modifica il 23 Ottobre 2023
Pochi sanno che a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, si trova la villa e la tomba di Publio Cornelio Scipione detto l’Africano. L’eroe romano che sconfisse sconfisse Annibale a Zama durante la seconda guerra punica. (Foto credit @Josep Briska).
L’importante reperto storico è situato nel Parco Archeologico di Liternum, sulla sponda del Lago Patria. Un sito di pochi metri quadrati ma ricco di storia.
Il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, ha recentemente annunciato l’inizio dei lavori di riqualificazione per restituire il parco archeologico di Liternum ai cittadini.
Chi era Scipione l’Africano
La colonia romana di Liternum è legata al grande condottiero romano Publio Cornelio Scipione, detto l’Africano. Si guadagna l’appellativo per aver sbaragliato l’esercito di Annibale nella battaglia di Zama. Con il trionfo sull’esercito cartaginese Scipione l’Africano mise fine alla seconda guerra punica (202 a.C.).
Ma il Senato romano, irriconoscente, lo accusò di “peculato” per aver sottratto un pò di sesterzi alle casse dello Stato. L’Africano, amareggiato, abbandonò Roma e si ritirò in volontario esilio in una villa rustica a Liternum.
Secondo Tito Livio l’epigrafe posta sulla sua sepoltura pare recasse la scritta Ingrata patria, ne ossa quidem mea habes. Ingrata patria, non avrai nemmeno le mie ossa.
Dell’iscrizione venne ritrovato soltanto il frammento “… ta Patria ne…”, fu così che il popolo chiamò la cittadina estendendo il nome anche al lago.
Il luogo di sepoltura di Publio Cornelio Scipione l’Africano Scipione, pare fosse situata nel portico che circondava il Foro, non è stata individuato. Nel 1936, in memoria del grande condottiero è stata realizzato un’ ara votiva.
Parco Archeologico di Liternum
L’antica Liternum, nulla a che vedere con l’odierno comune di Villa Literno, è un insediamento romano fondato intorno al 194 a.C.. L’abitato, che avrà poi il massimo sviluppo nel periodo Imperiale, fu un luogo ricco di scambi e traffici, arte, cultura e religione nella Campania Felix.
Il poeta Stazio racconta che i Romani la popolarono con i veterani della seconda guerra punica, appartenenti all’esercito di Scipione l’Africano.
Una lapide bianca ricorda l’eroe romano che qui si rifugiò esule e vi morì nel 183 a.C.. Qui visse in esilio e morì Publio Cornelio Scipione l’ Africano coltivando e arando la terra secondo il costume degli avi.
Il Decumano massimo della città coincide con l’antica Via Domitiana. L’importante via consolare costruita in età augustea (nel 95 d.C.) per migliorare i collegamenti tra il porto di Puteoli, l’odierna Pozzuoli, e il resto dell’impero.
La fase di declino inizia tra V e VI sec. d.C.. Complici l’impaludamento delle zone e l’invasione di Genserico, che saccheggia e manda in rovina la città.
Le varie campagne di scavi, iniziate da Maiuri tra il 1932-37, hanno riportato alla luce numerosi reperti archeologici, oggi conservati presso il Museo Archeologico di Baia Domitia. Tra i simboli dell’antica città romana sono ancora visibili i resti del Foro, la Basilica costruita all’epoca di Silla e il Teatro. Oltre a domus e ruderi di altre strutture di epoca imperiale.
Oggi il Parco archeologico, poco pubblicizzato, si estende su circa 85.000 mq sulle rive del lago Patria percorribili agevolmente.
Parco Archeologico di Liternum – Lago Patria
Dove: Via Ripuaria, 239 – 80014 Giugliano in Campania (NA)