Ultima Modifica il 10 Ottobre 2020
Se gli scavi archeologici di Pompei e di Ercolano sono i più famosi e conosciuti, Napoli e la sua provincia racchiude tantissimi altri siti archeologici risalenti all’epoca greca e romana.
I cosiddetti siti minori del Parco Archeologico di Pompei, regalano ancora oggi emozioni da non perdere e vale la pena visitarli tutti per poter toccare con mano la nostra storia.
La Reggia di Quisisana, Polverificio Borbonico, Villa Sora e Longola, insieme a Stabiae, Oplontis e l’Antiquarium di Boscoreale,sono la testimonianza dei popoli e civiltà che si sono succedute su queste terre da oltre tremila anni.
I siti minori del Parco Archeologico di Pompei
Stabiae, Ville dell’Ozio
Nell’attuale territorio di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, sono visitabili tre ville patrizie: Villa Arianna, il Secondo Complesso e Villa San Marco. L’itinerario proposto consente di cogliere tutti gli aspetti della vita quotidiana condotta in queste lussuose residenze: dagli agi dei ricchi proprietari, alle incombenze di schiavi, servi e braccianti al loro servizio. Il sito Archeologico di Stabiae è visitabile tutti i giorni Tel: 0818575347, E-mail: pompei.info@beniculturali.it
Reggia di Quisisana, a Castellammare di Stabia
Un palazzo di caccia e villeggiatura costruito nel XIII secolo dai sovrani angioini come luogo di villeggiatura e di cura; fu solo con gli interventi condotti da Carlo III di Borbone tra il 1765 e il 1790 che il palazzo assunse l’aspetto attuale.
Oggi il complesso è al centro di un grande progetto di valorizzazione sotto la direzione del Parco Archeologico di Pompei che mira a renderlo sede di un museo dedicato alle ricche ville romane di Castellammare di Stabia e dove saranno esposti i magnifici affreschi e i reperti attualmente conservati all’Antiquarium.
Real Polverificio Borbonico di Scafati
Niente a che vedere con le antichità romane. Il complesso demaniale fu fatto costruire da Ferdinando II di Borbone nel 1852 in una ampia zona compresa fra il fiume Sarno e il canale Bottaro. Dopo decenni di degrado un ampio programmata di interventi ha permesso il recupero del Polverificio Borbonico, della chiesa di S. Barbara e dall’edificio del laboratorio delle polveri.
Villa Sora a Torre del Greco
La villa romana, databile in un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., è un piccolo tesoro che anche la costa torrese nasconde. La si scopre improvvisamente percorrendo una stradina che attraversa dei terreni coltivati.
Il complesso edilizio di epoca romana si sviluppava su quattro livelli di cui, quello attualmente visibile dall’alto di una passerella metallica, è il piano intermedio.
La struttura fruisce delle cure del Gruppo Archeologico Vesuviano che dal 2004 ha stipulato una convenzione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei. La villa è visitabile la prima domenica di ogni mese dalle 10.00 alle 13.00 oppure su prenotazione al numero 366 546 6668.
Sito Archeologico di Longola
Gli studiosi l’hanno soprannominato “La Venezia di 3500 anni fa”. Il Parco Archeologico Naturalistico di Longola, situato lungo le sponde del Sarno nell’attuale area di Poggiomarino, è un villaggio che risale all’Età del Bronzo (XV-XIII sec. a.C.), attribuito al popolo dei Sarrasti.
Il sito è sempre aperto nei weekend, nei giorni infrasettimanali è aperto solo su prenotazione.