Ultima Modifica il 14 Ottobre 2020
A Napoli, patria di credenze e superstizioni, la scaramanzia si invita anche a tavola. Che siate superstiziosi o no, noi vi consigliamo vivamente di seguire alcune piccole regole di sopravvivenza per non litigare con i vostri commensali.
Persino il filosofo napoletano Benedetto Croce, una volte disse: Non credo alle superstizioni ma ne tengo conto … perché non si sa mai, aggiungiamo noi!
Le origini di questi piccoli riti anti-jella rimangono piuttosto oscure e con molta probabilità continueranno a perpetrarsi a lungo.
Il pane
Una di queste credenze vuole che il pane capovolto, sopratutto a tavola, porti sventure nelle case di chi compie questo incauto gesto. Come la maggior parte delle credenze e superstizioni è inevitabilmente legato ad aspetti religiosi: rovesciarlo significherebbe mettere Gesù Cristo a faccia in giù.
Al mix del sacro e profano c’è inoltre una spiegazione storica, si racconta, infatti, che re Carlo VII di Francia costringeva i fornai a nutrire i boia. Questi, per protesta, fornivano loro del pane scadente e per capire quale fosse quello buono era consuetudine capovolgerlo.
Il sale a tavola
Probabilmente far cadere il sale, è il gesto peggiore che si possa mai compiere in presenza di persone superstiziose, una piccola distrazione che può causare ben sette anni disgrazia. Per questo motivo passarlo di mano in mano aumenterebbe la possibilità di farlo cadere, da qui la forte convinzione che sia meglio poggiare il sale sulla tavola e poi riprenderlo invece che sollevarlo in aria e correre il rischio. Ma a tutto c’è rimedio, se lo si raccoglie immediatamente e si lancia una manciate dietro di sé, l’effetto sfiga sparirà immediatamente.
Anche qui la storia ci aiuta capire, ai tempi dell’antica Roma, il sale era considerato una prodotto talmente di lusso che veniva utilizzato come forma di pagamento per i soldati. Ecco perché oggi lo stipendio viene chiamato anche salario. Sprecarlo significava perdere soldi.
Il peperoncino
Che dire del peperoncino, simbolo per eccellenza della scaramanzia napoletana, usato come amuleto portafortuna e ottimo rimedio contro il malocchio. I loro semi piccanti hanno la funzione simbolica di allontanare le male lingue. E per finire l’aglio, per allontanare, ovviamente, spaventosi demoni, streghe e vampiri.
Tredici a Tavola
Badate bene che essere tredici a tavola non è segno di buon auspicio. Inutile spiegare il perché, basta rammendare uno degli episodi più celebri del cristianesimo. Sullo stesso registro, non bisogna mai incrociare a tavola le posate! Nella tradizione popolare ricorda inevitabilmente il simbolo della crocifissione e i conseguenti tormenti e martiri subiti da Gesù Cristo.