Ultima Modifica il 5 Ottobre 2024
Nel cuore di Napoli, la chiesa di Sant’Angelo a Nilo, detta anche Cappella Brancaccio, custodisce un tesoro inestimabile: il Sepolcro del cardinale Brancaccio. Un capolavoro scultoreo che celebra l’arte fiorentina e il genio di Donatello e Michelozzo
Una chiesa che passerebbe inosservata se non fosse per un cartello che indica a grandi lettere il prezioso tesoro che custodisce.
Poco più avanti, nel cortile di Palazzo Diomede Carafa, si trova la copia in terracotta di un’altra opera di Donatello a Napoli. La testa del cavallo in bronzo (oggi conservata all Museo Archeologico Nazionale) era destinata, all’ incompiuto monumento voluto da Alfonso d’Aragona per adornare il portale di Castel Nuovo. Potrebbe interessarti – La Testa di Cavallo di Donatello, emblema di Napoli.
Chiesa di Sant’Angelo al Nilo
La chiesa consacrata San Michele Arcangelo lega il suo nome all’antistante piazzetta Largo Corpo di Napoli, nota come “del Nilo” perché ospita la statua dedicata al fiume egiziano. Ci troviamo nell’ cuore del centro storico di Napoli lungo il percorso del decumano inferiore detto “Spaccanapoli .
La costruzione, in stile tardogotico, risale al 1385 per volere del cardinale Rinaldo Brancaccio, rappresentante di una delle famiglie più antiche e nobili di Napoli. Viene ampliata nel 1535, mentre con l’intervento di Arcangelo Guglielmelli nel 1709 assume la sua splendida veste barocca.
La chiesa ha due ingressi. Una su Via Mezzocannone (quello principale), su cui si apre un portale gotico-catalano. L’altro si apre su Piazzetta Nilo e ha un portale del XV secolo. Entrambi i portali sono intagliati con racconti biblici dal vecchio e nuovo Testamento.
Cosa vedere nella Chiesa
Sul lato destro della navata unica si aprono in successione:
- La Cappella di S.Candida Iuniore. Custode delle reliquie di Maria Teresa Candida Brancaccio, la matrona del VI secolo dalla quale il cardinale Rinaldo Brancaccio pensava di discendere.
- La porta d’ingresso della Sagrestia che funge da tramite tra lo spazio sacro e il Palazzo Brancaccio, raggiungibile attraverso un chiostro-cortile interno. Nel 1690, all’interno dell’antico Palazzo, nacque la prima biblioteca pubblica napoletana. La prestigiosa raccolta di volumi è oggi accorpata alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III.
- La Cappella con il Sepolcro del cardinale Rinaldo Brancaccio (alla destra dell’altare maggiore). Vedi descrizione in basso.
Alla sinistra dell’altare maggiore c’e il sepolcro a forma piramidale dei cardinali Francesco e Stefano Brancaccio realizzato da Pietro e Bartolomeo Ghetti nel 1648.
Lungo le pareti della navata, si fanno apprezzare le tele del pittore napoletano Giovan Battista Lama. Tra cui spicca I Santi in adorazione del Volto Santo e una ottima copia della Pietà di Jusepe de Ribera. L’originale è oggi conservato nel tesoro della Certosa di San Martino.
Degli di nota il dipinto raffigurante San Michele Arcangelo di Marco Pino (sopra l’altare maggiore). Il tabernacolo in marmo (nella Sacrestia) e il sontuoso organo in stile tardo barocco (conrtofacciata).
Sepolcro del Cardinale Rainaldo Brancaccio
Il capolavoro principe della chiesa è il Sepolcro del cardinale Rainaldo Brancaccio che si trova nella cappella a destra dell’altare maggiore. In origine era collocato su una parete laterale della cappella, dove la luce radente ne esaltava le chiaro scure e il volume.
Il monumento, estremamente moderno per l’epoca, viene eseguito a Pisa tra il 1426 e il 1427, quando il cardinale era ancora vivo, e inviata a Napoli via mare l’anno successivo. Alla sua realizzazione hanno collaborato Donatello ed altri maestri toscani come Michelozzo Michelozzi e Pagno di Lapo Portigiani..
Il sepolcro, in marmo dorato e policromato, si compone di tre diversi livelli ed è un perfetto equilibrio tra la tradizione gotica del baldacchino e le nuove tendenze rinascimentali.
Alla base troviamo tre cariatidi, personificazioni le virtù, che sorreggono il sepolcro, sul quale è possibile ammirare una statua del defunto cardinale. Sopra lo stesso, ci sono due angeli – e siamo al secondo livello – che sostengono il drappo dietro e sopra al quale sono – terzo livello – la Madonna col Bambino tra San Michele e San Giovanni Battista.
Elemento principale del monumento è il bassorilievo raffigurante l’Assunzione della Madonna realizzato da Donatello con la tecnica dello “stiacciato”. La Vergine è raffigura come una donna anziana.
Chiesa di Sant’Angelo a Nilo – Piazzetta Nilo, 80134 Napoli.