Ultima Modifica il 20 Dicembre 2020

San Gregorio Armeno, ormai meglio nota come la via dei presepi di Napoli, è un museo a cielo aperto dove storia e tradizione si fondono con la creatività degli artigiani, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile alla scoperta dell’anima di Napoli.

O’ vico de’ pasture per 365 giorni mantiene viva l’atmosfera e la magia del Natale a Napoli.

Che siate appassionati della costruzione del presepe o solo curiosi in cerca di un regalo, San Gregorio Armeno è una tappa irrinunciabile. Qui Botteghe, negozietti e bancarelle mettono in mostra e in vendita statuine e presepi realizzati a mano dai maestri artigiani. Dalle classiche statuette dei Re Magi a quelle più originali di idoli calcistici, politici, attori e personaggi noti che nel corso dell’anno hanno fatto parlare di sé, nel bene o nel male.

Breve storia dell’area di San Gregorio Armeno

La sua storia nasce nel periodo greco-romano come strada di collegamento tra due delle principali vie dell’antica Neapolis. Il Decumano Maggiore (via Tribunali), nei pressi della Basilica di San Lorenzo Maggiore, e il Decumano Inferiore o Spaccanapoli (via San Biagio dei Librai).

Curiosità. Nel XV secolo era conosciuta come “Strada Nostriana” in onore del vescovo che vi fece costruire che qui fece innalzare il primo ospedale per i poveri ammalati. E’ anche conosciuta come di San Ligorio o San Liguoro storpiatura dialettale si San Gregorio.

La strada deve il suo nome al complesso monastico dedicato a San Gregorio, il primo evangelizzatore dell’Armenia. Un gioiello architettonico barocco nato, per volere dalle monache di S. Basilio, intorno all’ anno mille sulle rovine del tempio di Demetra/Cerere. Dea della terra e della fertilità, a cui i cittadini donavano statuette di terracotta come buon auspicio.

San Gregorio Armeno, Napoli

Accanto alla bottega del maestro prespeiaio Aldo Vucai è visibile l’unico testimone dell’antico tempio pagano. Un meraviglioso bassorilievo, risalente all’incirca al VII secolo a.C., che ritrae una Canefora di Demetra.

Il complesso monastico, nel 1009, fu unito tramite un cavalcavia a quello di San Pantaleone e San Sebastiano. Nella chiesa di San Gregorio Armeno sono custodite le spoglie di Santa Patrizia, patrona di Napoli assieme a San Gennaro, e ogni martedì avviene la liquefazione del suo sangue.

Con il passare dei secoli, gli artigiani locali, che un tempo creavano le statuette di terracotta per la Dea Cerere, hanno saputo affinare le loro tecniche. Diventando il luogo privilegiato dell’artigianato delle figurine in creta ma anche dell’arte sacra in legno e cartapesta. Ne è testimone il vico Figurari che è la continuazione, lato sud, di via San Gregorio Armeno.

Con la diffusione della rappresentazione della Natività a partire dal XIII secolo, gli artigiani napoletani furono incaricati di realizzare scene religiose che andassero ad arricchire e impreziosire non solo le chiese ma anche le case dei nobili.

La via dei presepi a Napoli

Questa “strada di passaggio” tra i Decumani di Napoli sbuca su Piazza San Gaetano, l’agorà greca di Neapolis e foro in epoca romana.

Qui è praticamente Natale tutto l’anno, meta di turisti provenienti da ogni dove; il commercio di questi particolari manufatti in terracotta, spesso delle vere e proprie opere d’arte realizzate da maestri scultori, non conosce sosta.

Il presepe di San Gregorio Armeno, Napoli

I pezzi più pregiati sono spesso ispirati dalle scene dei presepi storici Napoletani, parliamo del Presepe del Banco di Napoli,esposto a Palazzo Reale e il Presepe Cuciniello, esposto a San Martino.
Il presepe napoletano offre uno spaccato della vita popolare di tutti i giorni della Napoli dell’ottocento.

Simbolo di della strada dei pastori è il campanile che funge da cavalcavia di connessione tra la chiesa e monastero di San Gregorio Armeno, un piccolo gioiello barocco non molto conosciuto. All’incrocio con via San Biagio dei Librai c’è anche la storica chiesa di San Gennaro all’Olmo.

Come arrivare

Da Piazza Dante: attraversare Port’Alba, continuare su Vico S. Pietro a Majella, quindi piazza Luigi Miraglia e continuare su Via Tribunali fino a Piazza San Gaetano, da qui svoltare a destra.

Da Via Duomo: Immettersi in Via Tribunali e prendere la terza a sinistra all’altrezza di piazza San Gaetano, oppure da Via Duomo proseguire per Via San Biagio Dei Librai (Spaccanapoli) e prendere la terza sulla destra.