I sotterranei della Basilica di San Pietro ad Aram, all’inizio di c.so Umberto I, custodiscono il magico pozzo di Santa Candida. La leggenda vuole che l’acqua di questo pozzo fosse lenitrice dei dolori del parto.
Napoli è una città intrisa di leggende, e anche se non ci sono certezze su queste storie, a noi piace credere che siano vere.
Il pozzo di Santa Candida
La storia narra che l’Apostolo Pietro proveniente da Antiochia e diretto a Roma, fece una sosta a Napoli con alcuni discepoli; qui incontrò una anziana donna di nome Candida, da tempo malata e molto sofferente.
L’apostolo Pietro, nonostante fosse una pagana e non credente, fece immergere la donna nell’acqua di un pozzo e la guari; grata per la guarigione decise di consacrare la sua vita a Cristo. Anche Aspreno, amico della donna, ricevette la guarigione da parte dell’apostolo Pietro. Potrebbe interessarti La Chiesa di Sant’Aspreno al Porto.
La credenza popolare vuole che la santa donna non lascio mai piu questo santo posto. Il pozzo miracoloso fu inglobato successivamente in una cappella paleocristiana dedicata a Pietro, primo fra gli Apostoli. A questo ambiente sotterraneo vi si accede scendendo delle scalette dal transetto sinistro della chiesa di San Pietro ad Aram.
Pare che bere un sorso dell’acqua miracolosa che sgorga dall’antico pozzo fosse in grado di attenuare il dolore delle partorienti e curasse anche l’infertilità degli uomini.
Secondo la credenza popolare le proprietà miracolose del prezioso liquido erano dovute al fatto che prima di essere imbottigliato e offerto in fialette era utilizzato per lavare il corpo della santa.
All’interno della chiesa, la più antica e nascosta di Napoli, è ancora oggi custodito l’altare sulla quale nel 44 dopo Cristo avrebbe celebrato messa l’apostolo Pietro.
Dove: Basilica di San Pietro ad Aram, Via S. Candida 4; l’ingresso avviene da un portale su Corso Umberto I