Ultima Modifica il 10 Ottobre 2020
Senza dubbio la pizza napoletana è uno dei piatti più famosi ed apprezzati al mondo, ma soprattutto è una delle pietanze preferite dagli stessi italiani.
Le tante pizzerie partenopee costituiscono una tappa obbligata per ogni turista, perché gustarsi questa pietanza ammirando un panorama stupendo sotto il Vesuvio è un’esperienza unica.
La storia vuole che il nome e l’origine della pizza siano legate alla città di Napoli. Qui cucinare la pizza è un’arte che si tramanda di padre in figlio, una tradizione che ha reso questo prodotto uno dei simboli del buon cibo italiano in tutto il mondo.
Quale siano le vere origini della pizza napoletana non è dato saperlo. Certamente nacque come focaccia al forno già all’epoca degli antichi greci e romani. Faceva parte del classico cibo venduto per strada dai venditori ambulanti, che in cambio di pochi denari vendevano questa semplicità appetitosa.
È nel corso del Settecento, quando il pomodoro entra trionfalmente nelle cucine europee, che nella città dei Borbone la pizza si impone in una forma sempre più vicina a quella che conosciamo.
Esistono centinaia, forse migliaia di varianti della pizza napoletana, i vari condimenti la rendono ancor più gustosa.
Indubbiamente la più nota è la Pizza Margherita, creata dal pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito nel 1889 in onore della Regina Margherita di Savoia. I suoi condimenti, pomodoro, mozzarella e basilico, rappresentano il tricolore della bandiera italiana.
Per chi ama la semplicità, c’è la marinara, con pomodoro, aglio, olio e origano. Ricchissime la capricciosa e la quattro stagioni, che oltre al pomodoro e alla mozzarella sono condite con funghi, carciofi, prosciutto, olive e, nella prima, anche l’uovo sodo.
Gustosa anche la boscaiola con funghi e salsiccia, più leggera ma altrettanto buona la pizza bianca con le patate e il rosmarino. Per gli amanti dei latticini c’è poi la quattro formaggi, con mozzarella, fontina, gorgonzola e provola.