Ultima Modifica il 30 Settembre 2024
Tra le innumerevoli scale che caratterizzano Napoli c’è la Pedamentina di San Martino. Con la sua bellezza selvaggia collega il piazzale antistante la Certosa di San Martino al cuore pulsante della città, Spaccanapoli.
Napoli è una città obliqua percorsa da scale, scalini, gradini, gradoni, rampe, salite, calate e discese più o meno note. Un complesso e articolato sistema di collegamento tra le colline e il mare, tra il caos del traffico e la pace dei belvedere. Un’altra Napoli, da scoprire a ritmo lento e con lo sguardo aperto verso il mare.
La Pedamentina di San Martino, storia breve
La Pedementina, una delle prime strade del Vomero, permette di collegare San Martino al Corso Vittorio Emanuele, alle spalle dell’ ex-Ospedale Militare. Da qui, attraverso la discesa di vico Trinità delle Monache e via Pasquale Scura, si arriva a Montesanto nel popolare rione della Pignasecca. La pedamentina è stata indicata anche come Discesa dal Castello per la via S.Maria dei 7 Dolori.
Il termine Pedamentina (da latino pedemontanus – ai piedi di un monte)indica
“Pure si’e scale e San Matino so’na mazzata ‘nfronte, ne vale ‘a pena”.
La sua realizzazione èvoluta nel 1325dagli architetti Tino di Camaino e Francesco Di Vito che erano impegnati nella costruzione della Certosa di San Martino.
Da umile sentiero per il trasporto dei materiali destinati alla costruzione della Certosa, la Pedamentina si trasforma, nel corso dei secoli, in una imponente scalinata.
Grazie alla sua posizione strategica, con tornanti e postazioni elevate, diventa ben presto un avamposto ideale per controllare gli accessi alla collina del Vomero. I 414 gradini, realizzati gradualmente a partire dal Settecento, consentono ancora oggi un accesso rapido e sicuro a Castel Sant’Elmo.
Il tracciato della Pedementina è chiaramente identificato nella ‘pianta topografica di Napoli e contorni’ del duca di Noja del 1775.
Curiosità. E’ solo nel 1930, in occasione della riqualificazione del Belvedere, che l’ultima rampa viene aggiunta. Fino ad allora la strada terminava poco più in basso dove si trova ancora un portone che portava all’interno del chiostro grande.
Come percorrere la Pedamentina
La prima cosa da fare è scegliere…in discesa o in salita?
Vi consiglio vivamente di percorrere la Pedamentina in discesa. Oltre a evitare lo sforzo della salita le diverse rampe e le molteplici curve che compie del suo percorso, regalano panorami e viste diverse tra loro e una più interessante dell’altra.
Ad ogni gradino, un nuovo scorcio si rivela ai nostri occhi. Un panorama spettacolare sul golfo di Napoli, ma anche su giardini, orti, e la vigna di San Martino, offrendo panorami splendidi in un’atmosfera silenziosa. Spettacolare è la vista su tutto il centro storico di Napoli con Santa Chiara e Spaccanapoli ben riconoscibili.
Per percorrere gli oltre 400 gradini che dal piazzale antistante la Certosa di San Martino arrivano fino a corso Vittorio Emanuele, vi consigliamo di indossare le vostre scarpe più comode.
Napoli si sa, è una città di leggende, e la Pedamentina non sfugge a questa tradizione. Molti giurano che in prossimità del piccolo cancello arrugginito, sulla prima rampa della Pedamentina, si sentirebbero le urla, i pianti e i lamenti dei prigionieri che venivano lanciati dai soldati angioini nei sotterranei del castello.