Ultima Modifica il 23 Luglio 2024
L’isola di Procida, la più piccola dell’arcipelago Partenopeo, si prepara alla festa più solenne della cristianità, la Pasqua di Resurrezione. Momento culminante dei riti della Settimana Santa è la Processione dei Misteri, una delle più affascinanti della Campania. Ph @Koros Danze del sud
La suggestiva processione del Venerdì Santo sull’isola di Arturo, organizzata dalla Congregazione dell’Immacolata dei Turchini, si snoda per le vie dell’isola con un rituale antichissimo, risalente alla fine del Seicento. La processione, che inizialmente era soltanto penitenziale, è oggi incentrata sui “misteri”. Carri allegorici, realizzati con materiali poveri (come cartapesta, gesso, legno, stoffa), che raccontano scene ed episodi ispirati all’Antico e soprattutto al Nuovo Testamento.
Pasqua a Procida Riti e Processione dei misteri
Come da tradizione la sera del Giovedì Santo si svolgono alcune cerimonie organizzate dall’antica Confraternita dei Bianchi, come la Lavanda dei Piedi e l’Ultima Cena. A cui segue la suggestiva processione degli Apostoli Incappucciati fra le strade buie di Procida, illuminate solo dalle candele, con tappe in alcune delle più importanti chiese dell’isola. Una manifestazione analoga si svolge, il Venerdì Santo, a Sorrento.
Il rituale della processione inizia nell’Abbazia di San Michele Arcangelo con il rituale della Lavanda dei Piedi. Al termine della messa dodici confratelli della Congrega – incappucciati, con una croce sulla spalla e una corona di spine sul capo – sfilano in processione per le strade di Procida. Il corteo – scortato dal Priore, i cerimonieri, il centurione e dai restanti partecipanti delle confraternita – prevede una sosta in diverse chiese, in una di queste ripropongono il rituale dell’Ultima Cena.
I riti del Venerdì santo iniziano prima dell’alba con la veglia funebre alla statua del “Cristo morto” all’interno della chiesa di San Tommaso d’Aquino. La statua lignea, realizzata nel 1728 dallo scultore Carmine Lantrice, viene poi portata in processione nella cinquecentesca chiesa di San Michele Arcangelo, patrono dell’isola.
Alle 7:30 inizia la processione dei Misteri di Procida. Il corteo, al suono della tromba e dei tamburi, parte dal piazzale delle Armi di Terra Murata, la cittadella fortificata di Procida, fino al porto della Marina Grande.
I confratelli, vestiti da tunica bianca e mantelline turchesi, si fanno largo tra la folla portando a braccia i “misteri”. Li seguono la statua del Cristo Morto e dell’Addolorata, dal “pallìo” (baldacchino funebre) e dal corteo degli angioletti, i bambini di circa 2 anni che vestono abiti in nero e ricamati in oro.
Le celebrazioni del Venerdì Santo di Procida si chiudono la sera con la Via Crucis per il ritorno del “Cristo” nella Chiesa dei Turchini.