Ultima Modifica il 10 Dicembre 2019
A Napoli c’è un raro esemplare di orologio astronomico, capace di calcolare con esattezza il culmine massimo del sole allo Zenith che comunemente chiamiamo mezzogiorno.
Siamo in Piazza Dante (l’antico Foro Carolino), il crocevia tra la città antica di Napoli, via Toledo ed i quartieri Spagnoli.
L’orologio Astonomico di Napoli, realizzato nel 1853, fu sistemato in cima alla torretta della stupenda facciata vanvitelliana del Convitto Vittorio Emanuele in Piazza Dante. L’orologio è stato rimesso in funzione grazie ad un restauro nel 2008 ed è in grado di cogliere con esattezza lo zenith, il punto più alto del sole.
Bisogna sapere che non tutti i giorni solari hanno la stessa durata, per questa ragione si è pensato di prendere come riferimento un giorno solare medio e determinare quindi la durata, più o meno lunga, dei restanti giorni dell’anno.
Qui entra in gioco l’Equazione del Tempo di Piazza Dante, un efficiente meccanismo astronomico che calcola la differenza tra il tempo solare vero e il tempo solare medio.
L’orologio Astonomico, come funziona
L’orologio, in realtà, mostra due quadranti sferici, quello grande è il classico orologio da torre che segna l’ora convenzionale, il tempo che noi viviamo; il più piccolo, posizionato in basso, è il celebre quadrante che indica l’Equazione del Tempo. La metà superiore mette in rilievo la differenza, in positivo e in negativo, dell’Ora Media e dell’Ora solare.
Il ritardo o l’anticipo può variare massimo di 15 minuti. Quindi, se la lancetta è ad ovest (sinistra) il sole è in anticipo, mentre se è ad est (a destra), è in ritardo.
Quando la lancetta è centrale, significa che tempo medio e tempo reale coincidono perfettamente. Significa anche che le ore 12 del nostro orologio sono realmente le ore 12 (il sole è al suo zenith).
Lo zenith avviene 4 volte l’anno: 15 aprile, 15 giugno, 1 settembre, 25 dicembre.