Ultima Modifica il 3 Marzo 2021
Pochi conoscono il Museo civico Gaetano Filangieri, nella centrale e brullicante Via Duomo di Napoli.
L’edificio, con la sua inconfondibile facciata in bugnato di ispirazione fiorentina, è ospitato nel quattrocentesco Palazzo Como conosciuto come il Palazzo che cammina.
In piena epoca del risanamento Palazzo Cuomo era destinato ad essere abbattuto perché d’intralcio al progetto di ampliamento di quello che era ancora Vicolo S. Giorgio ai Mannesi, uno degli antichi cardines della città greco-romana.
Fu allora che un gruppo d’intellettuali napoletani ottene l’arretramento di ben 20 metri delle mura perimetrali divenute le uniche superstiti del glorioso palazzo del ‘400.
Foto Francesco Roselli Cizzart
Museo Filangieri, cosa vedere
La progettazione e l’allestimento del museo si devono alla lungimiranza di Gaetano Filangieri, Principe di Satriano conoscitore dell’arte e stimato collezionista.
Il Grande appassionato d’arte, nel 1888, trasformò il Palazzo Como nella sede della sua personale collezione e si fece carico dei complessi lavori del palazzo rinascimentale con l’ausilio degli allievi dell’Istituto d’Arte di Napoli.
Dopo la morte del Principe, ed alterne vicende, il museo riapre definitivamente nel 2015 grazie anche all’intervento della Sovrintendenza ai Beni Artistici di Napoli.
Il percorso di visita inizia con la sala dedicata a Carlo Filangieri, padre di Gaetano; lungo le pareti è esposta una stupenda collezione di armi orientali (databili tra il XVII e il XIX secolo) di provenienza cinese e giapponese. Le volte a mosaico riportano gli stemmi e i nomi dei maggiori esponenti della famiglia.
Salendo la straordinaria scala elicoidale si accede alla Sala dedicata ad Agata, dedicata alla madre del fondatore con un prezioso pavimento maiolicato; è stato realizzato su disegno del Principe Gaetano Filangieri dal Museo Scuola Officine diretto da Filippo Palizzi. Qui si ammirano dipinti del seicento napoletano tra cui capolavori di Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Battistello Caracciolo, Mattia Preti ed Andrea Vaccaro.
Sull’elegante passaggio pensile, che conduce alla splendida biblioteca del Principe, si allineano le vetrine che raccolgono maioliche, porcellane, biscuit, avori, armi e armature, medaglie.
Il magnifco portone del museo è stato disegnato dal Principe e realizzato da grandi ebanisti napoletani.
Informazioni utili
Indirizzo: Via Duomo 288, 80138 Napoli;
Orari: Martedì / Sabato 10.00 – 16.00 Domenica e festivi: 10.00 – 14.00 – Giorno di chiusura: Lunedì;
Prezzo: Intero 7,00 euro, Ridotto 5,00 euro;
Telefono: +39 081.20.31.75 – Sito web: www.museofilangieri.org