Ultima Modifica il 28 Maggio 2024
Il Museo Campano di Capua custodisce le Matres Matutae. Una collezione archeologica di ex voto, compresa tra il VI e il II secolo avanti Cristo, assolutamente singolare nel suo genere.
Capua è un’antica città Campana di fondazione longobarda sorta nell’856 sui resti dell’insediamento romano di Casilinum. Potrebbe interessarti Capua la città fortezza alle porte di Napoli.
La storia del Museo di Capua inizia nel 1870 – ma aperto al pubblico solo nel 1974 – per mano dell’ archeologo Gabriele Iannelli. Ancora oggi è ospitato nel maestoso Palazzo Antignano, la cui fondazione risale al IX secolo, nel tempo si è esteso fino a incorpora le vestigia di San Lorenzo ad Crucem, una chiesetta di età longobarda.
Si chiama “Campano”perché fu la città di Capua a dare il nome alla regione.
Le 32 sale del Museo Campano di Capua si articola in due reparti: Archeologico e Medievale. A cui si aggiungono 20 depositi, una ricca biblioteca e l’archivio; a completare gli spazi aperti al pubblico, tre grandi cortili e un vasto giardino.
Passeggiando per le ampie sale si possono ammirare preziosi capolavori di epoche diverse. Reperti provenienti dagli scavi archeologici del territorio, mosaici, opere pittoriche – dedicate alla vita di Cristo – dell’artista locale Liani e i ritratti di epoca borbonica.
Nella sala dei mosaici spicca il “coro sacro“, proveniente dal Tempio di Diana Tifatina (Sant’Angelo in Formis), di epoca Costantiniana (III secolo D.C.). Nel reparto medievale è conservata una ricca collezione di statue che decoravano la monumentale Porta di Capua (1234-1240), compresa una rara raffigurazione di Federico II di Svevia.
Collezione di Matres Matutae
Nella sezione archeologica è ospitata la collezione di Matres Matutae. 150 esemplari di sculture in tufo di varie dimensioni – datate tra il IV e il I secolo a.C. – riproducenti quasi tutte una donna seduta su un trono con le gambe leggermente divaricate e con in braccio dei neonati in fasce o fanciulli.
Una delle numerose statue presenta caratteristiche diverse dalle altre. È di grandi dimensioni e mostra nelle mani un melagrano, simbolo di fecondità e una colomba, simbolo di pace. E’ considerata come l’immagine dell’antica dea Mater Matuta – protettrice della nascita degli uomini e delle cose – le fu dedicato un Santuario situato fuori dall’antica città di Capua.
La sua festa (le Matralie) era celebrata l’11 giugno. Al suo cospetto erano ammesse solo donne vergini o sposate una sola volta, il cui marito era ancora vivo, mentre le donne schiave ne erano severamente escluse. Per l’occasione venivano offerti alla dea cibi cotti in vasi di terra.
La statue delle Matres Matutae sono disposte nel Museo Campano secondo criteri estetici. Dalle forme che appaiono più grezze, appena abbozzate, espressione di un gusto arcaico a quelle di epoca greco romana.
I primi ritrovamenti, verso la metà dell’800, avvengono durante i lavori di risistemazione di un terreno agricolo, in località Petrara, nel Comune di Curti, un luogo deputato al culto dei morti.
Informazioni utili
Museo Campano di Capua – Via Roma, 68, 81043 Capua (CE)
Orario di Apertura : Da martedì a Sabato 9.00-13.30 – Domenica 9.00-13.00
Biglietti Intero € 6,00, Ridotto € 3,00.