Ultima Modifica il 10 Ottobre 2020
Il Limoncello è senza dubbio uno dei liquori i più famosi e diffusi della Campania, una bevanda dal colore giallo, con sapore dolce e un forte aroma di agrume, ideale da gustare come digestivo o per bagnare dolci.
Per la preparazione del caratteristico liquore di limone detto appunto limoncello, l’ingrediente principale è la buccia dei migliori limoni che verranno lasciati a macerare nell’alcol puro con l’aggiunta di uno sciroppo a base di acqua e zucchero.
Le origini del limoncello sono ovviamente ricoperte di mistero e varie teorie si fanno spazio per accaparrarsi l’origine e la vera ricetta.
L’ipotesi più accreditata fa risalire la nascita del limoncello agli inizi del 1900, in una piccola pensione dell’isola di Capri, per mano della signora Maria Antonia Farace che curava un rigoglioso giardino di limoni e arance. Il liquore conobbe in seguito notorietà grazie al nipote, l’imprenditore Caprese Massimo Canale che, nel 1988, registrò per primo il marchio «Limoncello».
A contendere la paternità del Limoncello a Capri ci sono Sorrento ed Amalfi. Nella penisola Sorrentina c’è chi sostiene che le nobili famiglie già agli inizi del’900 fossero solite allietare gli ospiti proprio servendo loro questo liquore a base di limone. Ad Amalfi, invece, la tradizione attribuisce la sua nascita ai frati di un piccolo convento monastico per deliziare i frati tra una preghiera e un’altra. Pare che il limoncello venisse utilizzato dai pescatori e dai contadini al mattino per combattere il freddo, già ai tempi dell’invasione dei saraceni.
Origini incerte dunque, ma tutti restano d’accordo sul fatto che il migliore Limoncello deve essere prodotto in uno dei comuni del territorio che va da Vico Equense a Massa Lubrense e nell’isola di Capri. E per difendersi dalle imitazioni, si è corso anche ai ripari, riservando alla produzione del caratteristico limone sorrentino la denominazione di Indicazione geografica protetta (Igp).
Un sorso di limoncello equivale ad un sorso di Sud, sbaragliando la concorrenza tutta d’un colpo e riportando la grappa al suo ruolo di “ospite” dal più profondo Nord.
La ricetta del limoncello fatto in casa
Servono soltanto 4 ingredienti ma ogni famiglia napoletana ha la sua ricetta, c’è chi mette più zucchero o più limoni, meno acqua, ma alla fine è una questione di gusti.
Tempo di Preparazione: 30 minuti – Riposo: 50 giorni circa Esecuzione: media
Ingredienti per 2 persone: 6-7 limoni grandi di Sorrento, 1 litro di alcool 95°, 1 litro d’acqua naturale, 600 gr. di zucchero
Preparazione: Lavare e spazzolare i limoni in acqua. Sbucciare i limoni di Sorrento appena lavati, facendo molta attenzione a non tagliare anche la parte bianca. Mettete le scorze di limoni a macerare in un litro di alcool 95° chiudendo il contenitore.
Lasciare a macerare per una settimana in un luogo protetto dalla luce e abbastanza fresco. Smuovete più volte al giorno il contenitore.
Quando le bucce nell’alcool saranno completamente bianche e l’alcool giallo, fate bollire l’acqua e scioglieteci dentro lo zucchero ottenendo così uno sciroppo. Quando lo sciroppo sarà raffreddato, versatelo nel contenitore con le scorze di limone. Una volta filtrato, imbottigliate (e tappate) lasciando riposare per circa 40 giorni, sempre in un luogo fresco e buio. Ed ecco pronto il vostro limoncello fatto in casa.