Ultima Modifica il 11 Ottobre 2020

Il lago d’Averno di Pozzuoli è uno dei cinque laghi dell’area flegrea, formatosi in uno dei crateri dei tanti vulcani spenti di cui è disseminato questo meraviglioso lembo di terra campana.

Nell’antichità il Lago d’Averno era la magica porta che conduceva nel mondo degli Inferi.

Un luogo ricco di storia e di fascino, oggi dichiarato Oasi Naturalistica. Un luogo di nidificazione di molte specie di uccelli (alcuni anche rari), e che, forse, non svelerà mai tutti i suoi misteri.

Dal belvedere della via Domiziana si può cogliere una visione d’insieme particolarmente suggestiva, che sottolinea la felice posizione del lago rispetto all’Area Flegrea.



Il nome del lago d’Averno deriva da “a-ornis”, cioé senza uccelli. A causa delle esalazioni sulfuree sprigionate dall’acqua nessun volatile sorvolava la bocca ormai spenta del vulcano.

Lago d’Averno, la porta dell’inferno

Da millenni questo specchio d’acqua salata è avvolto in un’aura di mistero, frutto dei numerosi racconti tramandati sin dall’epoca del mito greco, passando dall’epoca romana e Dante, fino a giungere ai giorni nostri.

lago d'Averno, Pozzuoli Lago d’Averno – Pozzuoli

La leggenda narra che qui, presso le sue rive, vi fosse ubicata la porta degli inferi. Ipotesi ripresa da Virgilio prima e mutuata poi da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia. “Plutone rapì in Sicilia la bellissima Proserpina e la condusse, attraverso il lago, nel regno dei morti dove divenne regina dell’Ade“.

Il lago era anche un crocevia di installazioni militari. Infatti qui i romani, sotto Agrippa, costruirono un canale di collegamento diretto dal mare trasformando il lago in uno dei porti di Cuma, il porto Julius.

Nella realizzazione del nuovo porto furono scavate due gallerie: la Grotta di Cocceio, che collegava il porto Julius alla parte bassa di Cuma; la grotta della Sibilla, scavata nella collina che separa il lago di Averno dal lago di Lucrino.

L’improvvisa eruzione del Monte Nuovo nel 1538 stravolse l’intera ara flegrea e di conseguenza il Lago d’Averno fu isolato dal mare.

Lungo la circonferenza del lago è possibile passeggiare per un sentiero che porta attraverso vigneti e piccole rovine storiche come il cosiddetto Tempio di Apollo, monumentale edificio termale che sfruttava le fumarole del lago.

Come arrivare

In Metropolitana: Linea Cumana Fermata Lucrino, costeggiare a piedi l’omonimo lago per poi immettervi immediatamente sul sentiero del lago D’Averno. I due laghi, quello di Lucrino e quello d’Averno sono infatti vicinissimi.
In auto: Tangenziale di Napoli uscita n. 14 Pozzuoli – Arco Felice. Seguire indicazioni per Napoli-Pozzuoli, Baia e Bacoli.