Ultima Modifica il 25 Ottobre 2024
L’Ipogeo dei Cristallini, nel quartiere della Sanità, è un gioiello archeologico che ci rivela l’importanza che i greci attribuivano ai riti funerari. Per la sua bellezza ed il suo stato di conservazione è un tesoro archeologico unico al mondo.
Curiosità – il sottosuolo di Napoli è attraversato da una vastissima rete di sotterranei e un complesso sistema di cunicoli ricco di ipogei risalenti al periodo greco romano. Se siete a Napoli ecco quali vedere: Il Cimitero delle Fontanelle, Napoli Sotterranea, Percorso sotterraneo della Basilica della Pietrasanta, Le Catacombe di Napoli.
Storia e origine dell’Ipogeo dei Cristallini
L’Ipogeo dei Cristallini ci racconta una storia millenaria.
Tutto inizia nel IV secolo a.C., quando i Greci scelsero l’odierni quartiere della Sanità come luogo di sepoltura privilegiato per l’élite locale. Venne usata anche durante l’età romana.
Il prezioso sito archeologico, che prende il nome della via in cui è ubicato, viene scoperto per puro caso. Nell’ottobre del 1889 il barone Giovanni di Donato, cercando acqua nel sottosuolo del suo palazzo di famiglia (in via Cristallini 133) trova invece un tesoro di pittura e architettura ellenica.
Per oltre 130 anni, questo luogo sacro è rimasto nelle mani della famiglia di Donato, fino a quando il nipote Giampiero Martuscelli ne ha raccolto l’eredità. Con passione e dedizione ne ha curato il restauro, riaprendolo al pubblico nel 2022.
Le quattro tombe che vediamo oggi è solo una parte di ciò che un tempo era un’estesa necropoli. I sepolcri, un tempo accessibili dalla strada, si trovano oggi a circa 12 metri di profondità.
Foto credit @Mimmo Jodice.
Sito archeologico dei Critallini, cosa si vede
L’ipogeo dei Cristallini è composto da quattro tombe dove ogni singolo dettaglio è stato scolpito nel tufo per farle assomigliare a stanze reali.
Lungo le pareti si scoprono i simboli di resurrezione (uova e melograni), finte travi, panche, statue, anfore, urne, altari e affreschi e persino sontuosi sarcofagi a kline (a forma di letto) con “cuscini” perfettamente rimpolpati.
Ciascuna tomba ha il proprio ingresso indipendente e si sviluppa su due livelli. Il vestibolo superiore, che in origine era al livello della strada, serviva ad adempiere ai riti funebri; da questo, attraverso una scala, si scende verso la tomba vera e propria.
Foto credit @Mimmo Jodice.
Il terzo ipogeo, è l’ambiente più finemente decorato. Tra le decorazioni, colpisce la testa di Medusa scolpita in tufo che si trova nella lunetta sulla parete di fondo ed il gruppo dedicato a Dioniso e Arianna.
Sulle pareti di una delle tombe si possono leggere, scarabocchiati in greco antico, i nomi delle persone che probabilmente vi furono sepolte.
L’arredo funebre. Il Barone di Donato, oltre a scoprire le tombe, portò alla luce un tesoro inestimabile: un corredo funebre di oltre 700 pezzi.
Oggi, una parte di questo tesoro, conservato dalla famiglia Martuscelli, è esposta al MANN, dove arricchisce la sezione dedicata alla Magna Grecia, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo nell’antica Neapolis
Ipogeo dei Cristallini, info utili
Via dei Cristallini 133, 80137 Napoli
Tel. +39 344 0725752
L’Ipogeo dei Cristallini è aperto dal martedi alla domenica con turni di visite dalle ore 10.00 alle ore 14.00.
Ingresso Standard (20 min) – € 10. Visita guidata (30 min) – € 18. Con audioguida (30 min) – € 14
Ridotto Studenti, Over 70 e soci FAI con visita guidata € 14
Ridotto Studenti, Over 70 e soci FAI con audioguida € 12
È consigliato indossare giacca e copricapo e per garantire a tutti una visita in sicurezza