Ultima Modifica il 25 Settembre 2023
Gaetano Thiene, il compatrono della città di Napoli, non è un Santo qualsiasi. Il vicentino di Thiene, fondatore dei Chierici Regolari (Teatini), protettore dei lavoratori e degli inoccupati, è anche l’inventore del presepe popolare.
Gaetano, il Santo della Provvidenza, è molto amato dai napoletani perché dedicò la sua vita, senza risparmio e senza riserve, a favore dei poveri, degli ammalati e degli indifesi. Il suo corpo si trova nella cripta monumentale, con un accesso diretto sulla piazza, della Basilica di S. Paolo Maggiore.
Statua di San Gaetano Thiene
Al centro di quella che fu l’agorà dell’antica Neapolis, oggi Piazza San Gaetano, vi è una grande statua obelisco che raffigura il santo in una posizione di estasi e con le braccia spalancate verso i fedeli.
Statua di San Gaetano thiene_Ph Carlo Raso
Il monumento è un voto per lo scampato pericolo dopo la terribile pestilenza che infierì sulla città di Napoli nel 1656. Il progetto, voluto dai padri teatini, ha una storia travagliata. Sul basamento vi sono due iscrizioni che ne raccontano la storia.
Inizialmente progettato dal Fanzago nella seconda metà del XVII secolo, viene modificato nel corso del secolo successivo fino a raggiungere l’attuale configurazione. Dell’iniziale progetto restano il basamento ed i puttini.
La Statua, che si trova tra la Basilica di San Paolo Maggiore e la chiesa di San Lorenzo Maggiore, è rivolta verso Via San Gregorio Armeno, la strada dei maestri presepai di Napoli.
Il presepe a Napoli
Secondo la tradizione San Gaetano Thiene, trecento anni dopo San Francesco di Assisi, ha dato i natali al moderno presepe napoletano. Le figure in legno che lo popolavano prendono spunto da persone reali che si vedevano in giro per la città; è cosi che il pastorello, lo zampognaro e la lavandaia incominciano a popolare ‘O presepe.
A Napoli allestire il presepe è un vero e proprio rituale che va condiviso con tutti i componenti della famiglia.
I presepi napoletani si distinguono per il minuzioso particolarismo delle statuine e degli oggetti e per il ricchissimo apparato scenografico. Ogni singola statuina, o decoro, nasconde una simbologia ben precisa che va oltre la semplice raffigurazione della Natività.
Cenni storici
Gaetano da Thiene non era di origine napoletana, nasce nel ottobre del 1480 a Vicenza dal conte Gasparo e Maria di Battista da Porto. Si laurea a Padova in materie giuridiche a soli 24 anni nel 1504; ma all’avvocatura prefesceì consacrare la sua vita a Dio. Fu anche segretario particolare di papa Giulio II.
Nel 1523 insieme a Bonifacio Colli, Paolo Consiglieri, Giampiero Carafa, chiede ed ottiene l’autorizzazione a fondare la Congregazione dei Chierici Regolari, detti anche Teatini.
Durante il feroce Sacco di Roma (1527) da parte dei mercenari Lanzichenecchi, San Gaetano da Thiene, come tanti altri religiosi, fu imprigionato e barbaramente torturato.
Nel agosto del 1533 Gaetano Da Thiene arriva Napoli con l’incarico di fondare una nuova casa della Congregazione teatina.
Nel 1538, per concessione del viceré Pedro de Toledo, l’ordine dei Teatrini prende possesso della basilica di San Paolo Maggiore, nel centro antico di Napoli.
Durante il suo soggiorno partenopeo è responsabile del potenziamento dell’Ospedale degli Incurabili, della fondazione di ospizi per gli anziani e del Monte di Pietà. La sua vita termina proprio nella sua amata Napoli nel 1547, dopo aver cercato di opporsi con ogni mezzo all’Inquisizione Spagnola.
Viene beatificato il 23 novembre 1624 da papa Urbano VIII e canonizzato il 12 aprile 1671 da papa Clemente X.