Ai piedi di Palazzo San Giacomo, in piazza Municipio di Napoli, si trova la Fontana del Nettuno, un elemento di arredo urbano fortemente scenografico. Per chi non lo sapesse la fontana, nel corso dei secoli, ha “frequentato” altri luoghi del centro storico partenopeo.
L’imponente fontana, dedicata al Dio del mare, venne realizzata sul finire del XVI per volere di Enrico di Guzmán conte di Olivares (viceré di Napoli dal 1595 al 1599). Alla sua costruzione hanno collaborato quattro grandi artisti dell’epoca: Domenico Fontana,Michelangelo Naccherino, Pietro Bernini, Cosimo Fanzago e Angelo Landi.
Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi e rifacimenti spesso legati agli innumerevoli spostamenti subiti. Durante la rivolta di Masaniello nel 1647 è danneggiata, e anche depredata di alcuni elementi da Pedro Antonio de Aragón (viceré di Napoli tra il 1666 e il 1671).
Fontana del Nettuno, la più “nomade” della città
La fontana del Nettuno nel corso dei secoli ha subito numerosi trasferimenti. La prima collocazione è presso l’arsenale di Napoli, nei pressi del castello del Maschio Angioino. Vi rimarrà fino al 1628 quando, seguito a problemi di approvvigionamento d’acqua, è smontata e trasferita al largo di Palazzo davanti al Palazzo Reale. Tuttavia la sua collocazione crea problemi alle feste di piazza, così nel 1634 è nuovamente spostata presso il baluardo d’Alcalà a Santa Lucia.
Per circa due secoli (dal 1642 ) è collocata difronte la chiesa di San Diego all’Ospedaletto, nell’attuale via Medina, motivo della quale trae una seconda denominazione: “La Fontana Medina”. Li vi rimane fino al 1886 quando è nuovamente smontata e depositata nelle grotte di Pizzofalcone.
Prima di essere nuovamente collocata su Via Medina (tra il 2001 e il 2014) riappare in piazza della Borsa – nota come piazza Bovio – (1898-2000). Il 23 maggio 2015 i 400 pezzi della fontana nomade di Napoli vengono rimontati nella sua collocazione in piazza Municipio davanti Palazzo San Giacomo. Sarà la sua sistemazione definitiva?
Fontana del Nettuno, una delle più belle di Napoli
La sua struttura è di forma circolare, ed è circondata da una balaustra intervallata da quattro rampe di scale, decorate da elementi architettonici traforati.
All’inizio di ogni scaletta si trova un leone – dalla cui bocca fuoriesce l’acqua – che sorregge tra le zampe gli stemmi del duca di Medina e della moglie Anna Carafa (aggiunti durante l’intervento di ampliamento di Cosimo Fanzago).
Nella vasca centrale l’acqua è versata da due mostri marini (progettati da Pietro Bernini). Ai bordi della stessa sono posti i quattro delfini che cavalcano tritoni.
Al centro, sopra uno scoglio, due satiri e due ninfe sorreggono un’altra vasca con maschere e cavalli marini, sulla quale troneggia una statua di Nettuno con tridente (opera di Michelangelo Naccherino).