La fellata napoletana, il protagonista indiscusso delle tavole pasquali, va ben oltre il semplice piacere del gusto. Salumi stagionati, formaggi freschi e uova sode, un trio che, con il suo carico simbolico, celebrando la rinascita e la speranza. Questo ricco tagliere, si fa accompagnare dal pane cafone e da un ottimo vino rosso.

Nella cultura gastronomica pasquale campana, la tavola si arricchisce di sapori unici e tradizionali. Oltre alla fellata non possono mancare la Pizza Chiena, un tortano salato farcito con ricotta, salumi e formaggi. Il Casatiello, un salato soffice e profumato con uova sode, e la Pastiera, regina dei dolci pasquali con il suo ripieno cremoso di ricotta, grano e canditi. Un tripudio di sapori che celebra la primavera e la rinascita.

La Fellata e il rito della benedizione di Pasqua

Il pranzo della Domenica Santa di Pasqua inizia con un rituale cattolico ben preciso. Solitamente la persona più anziana della famiglia, prende la palma conservata dalla Domenica delle Palme e dopo averla immersa nell’Acqua Santa benedice tutti i commensali seduti intorno alla tavola.

In quel preciso momento la tavola di Pasqua è vuota, fatta eccezione per la saporita fellata napoletana, da qui “piatto benedetto”.

Fellata Napoletana di Pasqua
Fellata Napoletana, il “piatto benedetto” di Pasqua.

La Fellata, origini e ingredienti

La fellata, un piatto che affonda le sue radici nella tradizione contadina, in particolare della Campania. La sua origine è legata alla necessità di celebrare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, un periodo di rinascita e abbondanza.

Il termine “fellata” gli viene dal napoletano  “fella”, che significa “fetta”. Tutti gli ingredienti del piatto, infatti, sono affettati o tagliati, persino le uova sode sono divise in due o in più spicchi.

Un piatto che coinvolge la vista, l’olfatto e il gusto. Le fette di salumi, dai toni intensi del rosso rubino al rosa tenue, si alternano al bianco candido dei formaggi e al giallo brillante delle uova sode. Dietro l’apparente semplicità di questi ingredienti si cela un profondo significato religioso evoca i misteri della Pasqua e la rinascita della vita.

La Fellata Napoletana, antipasto di Pasqua
La Fellata Napoletana, è servito in apertura del pranzo pasquale.
  • Salumi a fette (salame napoletano, sopressata, prosciutto crudo, capocollo, pancetta ) –  simbolo di buon auspicio per l’arrivo della primavera. Rappresenta la morte della carne, vietata durante la Quaresima
  • Ricotta salata a fette ( ma anche provolone fresco, caciocavallo o anche formaggi stagionati e mozzarella) – è un richiamo ai valori cristiani. Per la sua consistenza e compattezza esprime il senso di unione e compattezza della famiglia;
  • Uova sode tagliate a metà o a spicchi – simbolo di nuova vita e rinascita. Un chiaro riferimento alla Resurrezione di Cristo.

Per creare  un senso di comunione e familiarità tra  i commensali la fellata napoletana non viene mai servito in singole porzioni ma in un grande piatto comune.