Ultima Modifica il 28 Maggio 2024
Il Complesso dell’Eremo dei Camaldoli, sorge sull’omonima collina di Napoli a 485 metri sul livello del mare.
E’ uno dei luoghi più panoramici ed incantevoli della nostra città, da qui si gode di una vista spettacolare e a 360°. Dai Campi Flegrei a Capo Miseno, dalle isole al Vesuvio, San Martino e Posillipo.
L’eremo dei Camaldoli, un po’ di storia
Il complesso, in stile tardo cinquecentesco napoletano, viene completato nel 1585 su progetto di Domenico Fontana per volere di Giovanni D’Avalos, figlio di Alfonso di Aragona.
Qui già esisteva un’antica cappella fondata da San Gaudioso, intorno al 439, e dedicata alla trasfigurazione di Gesù Cristo, è per questo motivo che l’Eremo è intitolato al al Ss. Redentore.
Chiesa dell’Eremo dei Camaldoli_ PH Phlegrean
Durante la sua lunga storia i monaci sono stati costretti ad abbandonare il luogo sacro per ben due volte. Nel 1807, durante il Decennio Francese e nel 1866, a causa delle drastiche leggi di soppressione emanate dai Savoia.
L’Eremo, nell’arco della sua storia, è stato soppresso due volte: la prima per volere di Napoleone, nel 1807; la seconda dai Savoia nel 1866.
I Benedettini camaldolesi vi ritornano definitivamente nel 1885, con l’aiuto del cardinale Guglielmo Sanfelice. Dal 1998, dopo essere stato ristrutturato e rinnovato, il complesso è gestito dalle suore brigidine dell’ordine del SS. Salvatore di S. Brigida.
L’eremo può essere visitato tutti i giorni accompagnati da una religiosa oppure essere scelto come foresteria. Gli ospiti, invitati a partecipare alla vita liturgica della comunità, se lo desiderano possono anche consumare i pasti nel refettorio.
La struttura
L’ingresso all’Eremo dei Camaldolesi è caratterizzato da un grande arco con lo stemma dei Camaldolesi; da qui si accede alla chiesa.
L’ingresso avviene attraverso un grande arco sormontato dallo stemma dei camaldolesi; da qui si arriva alla chiesa, costruita sulle rovine dell’antica cappella.
Al termine un vialetto, sulla destra della chiesa, si arriva a una sorta di chiostro adibito a giardino e al fenomenale belvedere dall’Eremo dei Camaldoli. Qui ci si rilassa ammirando uno dei panorami più belli di Napoli con una visuale che spazia da Capri ad Ischia, dal Vesuvio ai Campi Flegrei.
La chiesa barocca dell’Eremo dei Camaldoli
All’esterno della chiesa c’è un’elegante torre campanaria. L’interno, in stile tardo-rinascimentale, si presenta con un’unica grande navata e sei cappelle laterali impreziosite da dipinti e affreschi di alcuni importanti pittori napoletani.
Qui hanno lavorato Giovanni Bernardino Azzolino, Luca Giordano, Massimo Stanzione, Cesare Fracanzano e Federico Barocci. L’altare maggiore è opera dello scultore e architetto Cosimo Fanzago che ne disegnò e realizzò il progetto personalmente.
Molto suggestivo il dipinto dell’Ultima Cena collocata sopra la porta d’ingresso firmato da Massimo Stanzione, mentre la volta delle navate e quella del coro presenta dipinti di Angelo Mozzillo.
Oltre la chiesa si scoprono la Sala del Capitolo, impreziosita da affreschi e tele di Evangelista Schiano, e la Sagrestia con opere dell’ebanista Gian Domenico Amitrano.
Alle spalle della chiesa si trovano: una biblioteca, con una ricca raccolta di volumi; l’ospizio, una foresteria con 20 camere e un refettorio. L’edificio religioso ospita anche mostre, esposizioni d’arte e concerti di musica classica.
Nella farmacia del complesso religioso si possono acquistare prodotti di fabbricazione artigianale come miele e tisane; ma anche icone e lavori in legno prodotti dal monastero di Camaldoli in Toscana.
Informazioni utili
Indirizzo: Via dell’Eremo 87 Orari di apertura: Sante Messe: giovedì 7:30 e 17:00 | festivi 08:30, 11:30 e 18:00
Contatti: Tel: 081 5872519 / 081 5875807 – E-mail: eremo.camaldoli@libero.it
Come arrivare all’Eremo dei Camaldoli
Mezzi pubblici: dalla stazione di Napoli Centrale prendere l’ autobus ANM C40 oppure OF (linea Stazione Centrale/Ospedali Cardarelli-Monaldi), oppure prendere la metropolitana Linea 1 direzione Piscinola scendere alla fermata Policlinico e prendere il C 44 (linea Camaldoli) per poi scendere a fine corsa a circa 50 metri dall’ingresso dell’Eremo.
In auto: si consiglia autostrada uscita Napoli e Tangenziale di Napoli in direzione Fuorigrotta uscita n.8 (Camaldoli).