Ultima Modifica il 14 Ottobre 2020
Napoli, la città dalle cinquecento cupole, è costellata di edicole votive (in gergo altarini), nate nei secoli per una grazia ricevuta, un omaggio alla Madonna o per chiedere la protezione dei defunti, sono il segno tangibile della grande devozione dei partenopei.
Le innumerevoli edicole votive presenti ad ogni angolo del centro storico di Napoli o tra i palazzoni della periferia, rassicuranti e protettive, sono veri e propri tesori della nostra architettura.
Edicole votive, Come nasce questa usanza?
Il termine edicola, deriva dal latino aedicula, diminutivo di aedes. Una sorta di tempietto presente in tutte le case degli antichi Romani. Qui vi erano conservate e venerate le immagini dei numi protettori della casa e del focolare domestico. La tradizione di costruire edicole è sopravvissuta, con motivazioni diverse, fino ai giorni nostri.
Nel Settecento le edicole votive assunsero la struttura che troviamo ancora oggi in giro per Napoli grazie ad una piccola rivoluzione urbana. Il domenicano Padre Gregorio Rocco, facendo leva sull’esigenza di illuminare le strade e sul rispetto del popolo napoletano per i santi e i loro luoghi di culto, invitò i concittadini a impiantare edicole votive illuminate.
Ebbene sì, gli antenati dei lampioni partenopei sono nientepopodimenoche le edicole dedicate a Gesù, Maria e a tutti i Santi! Nonostante oggi siano venute a mancare le necessità pubbliche l’usanza è sopravvissuta fino ai giorni nostri.
Qualsiasi itinerario si scelga, qualsiasi monumento o luogo storico di Napoli si voglia visitare ci si imbatte sempre in un altarino, un piccolo tabernacolo, un’immagine sacra. Sono spesso vissute, ornate o restaurate da singole famiglie che le tengono in custodia. Per molti fedeli, infatti, sono una sorta di chiesa personale in cui non mancano mai luci e fiori, e a cui rivolgersi in qualsiasi momento.
Scopriamone alcuni
Ognuno di questi tempietti, sorti come i funghi nei vicoli di Napoli, hanno una loro storia, alcune note altre dimenticate.
A Napoli, dove il sacro e il profano si fondono, c’è anche un tempietto dedicato a Maradona. Uguale alle tante edicole votive del centro storico, il volto del calciatore viene celebrato proprio come un santo. Al suo interno è conservato un capello come preziosa reliquia e mostra testimonianze miracolose in due scudetti e una coppa Uefa.
Napoli Edicole Votive – @Agnese Tamburrini
Una tra le più antiche edicola votive della città si trova in via Paladino, nei pressi di piazzetta Nilo. L’imponente tabernacolo, alto circa due metri e mezzo, contiene un dipinto a olio su legno, poi sostituito da una nuova tela, copia del soggetto originale.
L’opera, commissionata nel 1648 a uno delle tante botteghe di pittura cittadine, fu restaurato dai fedeli nel 1945 in segno di grazia durante la seconda guerra mondiale.
E se presterete la dovuta attenzione, tra i vicoli di San Gregorio Armeno, scoprirete curiose edicole votive con all’interno piccole statuine in terracotta, sono l’espressione del culto delle anime del Purgatorio. La tradizione è il simbolo di una cultura popolare che cerca da sempre protezione divina per andare avanti nella vita di tutti i giorni.
Ora non vi resta che infilarvi nei vicoli di Napoli. Tra i palazzi storici e le dimore private potete ammirare le edicole sacre che punteggiano i muri cittadini. Dalle edicolette più antiche a quelle più famose, da quelle conservate meglio a quelle da troppo tempo trascurate.