Ultima Modifica il 27 Maggio 2024
In pieno centro storico di Napoli, sull’altura detta di Monterone, si sviluppa il Complesso Monastico di San Marcellino e Festo.
Vi si accede dal piccolo Largo San Marcellino, un luogo condiviso col vicinissimo monastero dei Santi Severino e Sossio, il palazzo Carafa d’Andria e la chiesa del complesso monastico stesso.
Cenni storici
Il colle Monterone è il luogo in cui nacque e vive ancora Napoli. Tutta la città di Neapolis, rivale di Palepolis, è nata su questo colle che in pratica è un’altura che non “esiste” più.
La storia del complesso monastico, che ospita una delle sedi universitarie della Federico II, affonda le radici nel lontano medioevo. A partire dall’ VIII secolo il monastero dedicato ai Santi Festo e Desiderio affianca un primo monastero dedicato ai Santi Marcellino e Pietro.
A metà Cinquecento, di due monasteri femminili basiliani furono riuniti assumendo il nome di Monastero di San Marcellino e Festo. L’armonizzazione architettonica dei due monasteri venne portata avanti dal 1567 sino al 1595 sotto la guida dell’architetto Giovan Vincenzo della Monica.
E’ solo nel 1626 che ebbero inizio i lavori per costruire una nuova Chiesa da affiancare al complesso museale dei Santi Marcellino e Festo. I lavori furono condotti da Pietro D’Apuzzo e Giovan Giacomo di Conforto.
L’intero complesso, nel corso dei secoli, ha subito varie modifiche, ampliamenti e restauri. I diversi artisti che qui hanno prestato la loro arte hanno contribuito ad arricchire il luogo trasformandolo in uno scrigno dell’arte napoletana al pari a Santa Chiara o San Gregorio Armeno. Assume l’aspetto attuale con gli interventi intrapresi da Luigi Vanvitelli nel 1700.
Con il decennio francese il monastero viene soppresso per poi essere assegnato all’Università Federico II che ne ha fatto sede della facoltà di Geologia e Geografia fisica. Nel 1932, nell’antica Sala Capitolare, è stato istituto il Museo di Paleontologia; qui sono esposti oltre 5.000 reperti dal valore inestimabile.
Chiesa dei Santi Marcellino e Festo
All’interno del complesso c’è una una chiesa, oggi sconsacrata, sicuramente una delle più belle di Napoli.
La Chiesa di Santi Marcellino e Festo stupisce già dall’esterno con la sua facciata seicentesca ed una singolare cupola maiolicata ornata da un motivo geometrico a rombi, con una bicromia giallo-nero.
La seicentesca chiesa di San Marcelino e Festo, si presenta a croce latina con cupola e navata unica sulla quale si aprono 6 cappelle laterali.
Le decorazioni interne delle pareti in legno intagliato e marmi policromi, sono state progettate da Luigi Vanvitelli nel XVIII secolo. Suoi sono i disegni progettuali per le gelosie dei coretti sulla navata, e la grata del coro delle monache. All’architetto si attribuiscono anche due cappelle situate nel transetto della chiesa.
Nell’interno vi sono inoltre opere di Giuseppe Simonelli, Belisario Corenzio (cupola e archi delle cappelle) e Massimo Stanzione (soffitto).Pregevole è pure l’altare maggiore, impreziosito da nicchie che ospitano le statue dei Santi Festo e Marcellino, del Vaccaro padre, e della tela di Luigi Garzi, ritraente, una ”Visitazione”.
Malgrado sia usata prevalentemente per convegni culturali è possibile visitarla grazie al gruppo della comunità di Sant’Egidio che si occupa della gestione e delle aperture straordinarie.
Il Chiostro
Come ogni monastero che si rispetti il punto centrale del Complesso di San Marcellino e Festo è il chiostro. Un piccolo giardino incantato con una piccola vasca barocca chiamata dei Delfini, frutteti, statue e tanto verde. Approfondimento Il chiostro di San Marcellino e Festo.
Il chiostro è composto da due cortili posti a quote diverse l’uno dall’altro. Il primo, con arcate in piperno e aperto su di un lato, consente una vista panoramica veramente suggestiva sui tetti della città di Napoli. Il secondo presenta l’Oratorio della Scala Santa, celebre per la scalinata monumentale, una delle ultime opere di Luigi Vanvitelli (1772).
Complesso di San Marcellino e Festo
Indirizzo: Largo S. Marcellino
Come arrivare
Autobus R2, 202, 460, E1, N1, N3 o N8: fermata Umberto I; percorrere Vico San Severino fino alla chiesa (circa 4 minuti a piedi).
Metropolitana Linea L1, stazione Università; percorrere il corso Umberto I in direzione Piazza Garibaldi, svoltare a sinistra in Vico San Severino e procedere fino alla chiesa (circa 9 minuti a piedi).