Ultima Modifica il 24 Novembre 2020
Dietro la facciata barocca del complesso di San Lorenzo Maggiore di Napoli si nasconde una delle chiese gotiche più importanti dell’Italia meridionale.
Si racconta che proprio quì Giovanni Boccaccio incontrò Fiammetta.
Qui è possibile intraprendere un emozionante viaggio a ritroso nel tempo, nellaNapoli Greco-Romana.
L’accesso principale è in piazza San Gaetano, punto d’incontro tra la caratteristica via dei presepi, via San Gregorio Armeno, e la vivacissima via dei Tribunali.
La Basilica è dedicata a San Lorenzo martire; il santo bruciato vivo su una graticola nel 258 durante la persecuzione di Valeriano. Pare che le sue ultime parole furono “Assum est, versa et manduca” ovvero “(il corpo) è arrostito, giralo dall’altra parte e poi mangia“.
Il complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore racchiude
- La Basilica di San Lorenzo Maggiore;
- Il sottosuolo d’epoca romana;
- il Museo dell’Opera di San Lorenzo Maggiore.Abbraccia un arco temporale ampio 25 secoli, a partire dal periodo greco romano fino al ‘700/’800.
Storia della Basilica
La Basilica di San Lorenzo Maggiore viene costruita secondo l’inconfondibile stile gotico francese intorno al 1270-75 grazie all’iniziativa e ai finanziamenti del re Carlo I d’Angiò.
A dire il vero la storia del complesso monumentale è molto più antica. In questo luogo esisteva già una basilica paleocristiana risalente al VI secolo donata ai frati francescani nel 1234.
Qui vi hanno lavorato artisti come Massimo Stanzione, Tino da Camaino, Cosimo da Fanzago, Francesco De Mura, Colantonio e Simone Martini.
Gli interni
La pianta attuale della basilica di San Lorenzo Maggiore è a croce latina con una grande navata centrale e 23 cappelle laterali.
All’esterno è possibile ammirare un bellissimo portale gotico, che conserva gli originali battenti lignei trecenteschi. Di stile barocco sono la facciata e la controfacciata, opera di Ferdinando Sanfelice; dello stesso stile anche la cappella Cacace e il cappellone di Sant’Antonio, opera di Cosimo Fanzago.
A San Lorenzo Maggiore sono sepolti numerosi membri della casa reale angioina, tra cui la prima moglie del duca Carlo di Calabria, Caterina d’Austria. Ma anche la tomba di Giambattista Della Porta, e il Monumento funebre di Ludovico Aldomorisco.
Sopra l’altare maggiore sono visibili le statue dei santi Lorenzo,Antonio e Francesco sulla parte inferiore sono raffigurati Il Martirio di San Lorenzo, San Francesco con il lupo di Gubbio e Sant’Antonio che parla ai pesci.
A destra della chiesa, attraverso un elegante portale quattrocentesco, si accede al convento e al chiostro settecentesco sulle pareti sono collocati alcuni monumenti sepolcrali. Sulla facciata esterna si notano gli stemmi dei Sedili di Napoli, ognuno corrispondente ad una zona della città.
Il chiostro ed il convento di San Lorenzo sono stati i testimoni dell’incontro tra Giovanni Boccaccio e la sua musa ispiratrice Fiammetta, Maria d’Aquino, figlia del re Roberto d’Angiò.
La posizione centrale del campanile ha fatto sì che la chiesa si trovasse svariate volte nel mezzo di importanti eventi storici. Fu protagonista anche della rivoluzione guidata da Masaniello, durante la quale i suoi fedeli la presero d’assalto e la utilizzarono come avamposto di artiglieria contro gli spagnoli.
Scavi archeologici della Neapolis Sotterrata
Gli scavi archeologici, sotto la basilica di San Lorenzo Maggiore, hanno portato alla luce i
Al disotto della Chiesa, del convento e del chiostro, sono oggi visitabili in ipogeo resti della Neapolis greco-romana.
A 10 metri di profondità ci si immette in un cardine romano – corrispondente all’attuale Vico Giganti – perfettamente conservato.
È largo tre metri e lungo circa sessanta, su cui si affacciano alcune antiche botteghe di epoca romana. Una di queste era l’Aerarium, il luogo dove veniva custodito il tesoro cittadino.
Il percorso di visita permette di scoprire anche un Criptoportico – mercato romano (macellum) – con volta a botte e lucernari per l’ingresso dell’aria e della luce solare. Con la sua architettura testimonia il concreto passaggio dalla Napoli greca a quella romana.
Il Museo dell’Opera
Inaugurato nel 2005, il Museo dell’Opera conserva i resti archeologici della Neapolis greca. Con dipinti, antichi abiti monacali e arredi del monastero risalenti al Settecento e all’Ottocento.
Informazioni utili
Indirizzo: Via dei Tribunali, 316, 80138 Napoli, Italia
Orari: 09:30-17:30
Sito web: www.laneapolissotterrata.it
Come arrivare: Metropolitana Linea 1, fermata Dante, percorrere Via Port’Alba e via dei Tribunali (circa 9 minuti a piedi). Metropolitana Linea 2, fermata Cavour, percorrere a piedi via Costantinopoli, piazza Bellini, via dei Tribunali (circa 15 minuti).