Ultima Modifica il 10 Ottobre 2020
L’ignaro curioso che visita il Parco di Santa Maria La Fede forse non sà che questo giardino partenopeo era il Cimitero degli Inglesi.
Ancora oggi è un luogo suggestivo, sospeso nel tempo e con numerosi monumenti funerari esempio della più raffinata e maestosa scultura cimiteriale ottocentesca.
La storia
Era denominato «Cimitero acattolico di Santa Maria della Fede» e fu costruito nel 1826 per volere del console inglese di Napoli Sir Henry Lushington e della consistente comunità Britannica di Napoli. Per la sua realizzazione venne utilizzato il giardino alle spalle della Chiesa di Santa Maria della Fede (in Via Biagio Miraglia).
Fino ad allora i protestanti che morivano a Napoli venivano sepolti nel giardino privato di Don Carlo Califano all’interno del convento di San Carlo all’Arena a via Foria.
In questo singolare giardino funerario trovarono, come ultima dimora, uomini e donne illustri che hanno incrociato i loro destini con quelli di Napoli.
I lavori per il Risanamento della città di Napoli portarono, purtroppo, alla chiusura del Cimitero degli Inglesi (nel 1893) e al suo trasferito alla Doganella, difronte al Cimitero di Santa Maria del Pianto. L’area fu acquistata dal Comune di Napoli e trasformata in un luogo verde di aggregazione e di cultura. Potrebbe interessarti Cimitero di Poggioreale, un museo a cielo aperto a Napoli
Parco di Santa Maria La Fede
Nonostante le sepolture siano state spostate nella nuova sede, lungo i viali del parco sono ancora visibili alcune costruzioni dell’antico cimitero.
Oltre all’obelisco centrale e alla cappellina funeraria in stile neogotico si scoprono pezzi unici come il monumento funerario del pittore olandese Anton Sminck van Pitloo o il sarcofago appartenente console svizzero Oscar Meuricoffre.
Tra tutte spicca quello della grande matematica ed astronoma inglese Mary Somerville; il grande scultore calabrese Francesco Jerace la ritrae seduta su una seggiola intenta a scrutare l’orizzonte.
Molto bella anche la statua di un angelo che varca una piccola gradinata, come nell’atto di aprire la porta del Paradiso (omaggio alla famiglia Freitag). Senza dimenticare il monumento funebre in stile neoclassico a forma di cubo dedicato a David Vonwiller.
Dove si trova : via Biagio Miraglia, adiacente a piazza Carlo III.