Ultima Modifica il 6 Ottobre 2024

Lungo il Decumano Maggiore, attuale via dei Tribunali, si trova la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, meglio conosciuta come la Chiesa de’ Capee muort. Un luogo in cui arte, fede e credenze popolari si intrecciano indissolubilmente.

Per entrare nella chiesa bisogna salire su una piccola balaustra, parallela alla strada. Ai lati due cippi con teschio e ossa in ottone, ti accolgono con il loro sguardo enigmatico, creando un’atmosfera al tempo stesso affascinante e inquietante.

Benché a Napoli non manchino luoghi misteriosi come il Cimitero delle Fontanelle, le Catacombe di San Gaudioso o anche  la Cappella di Sansevero, nessuna può paragonarsi a questa.

In questa chiesa barocca, nota anche con il nome di Chiesa delle anime pezzentelle, è ricca di simbologie mortuarie. Tutto richiama il culto delle anime del purgatorio o anime pezzentelle. Un complesso sistema di credenze e pratiche che combina la devozione di un rito religioso al pragmatismo di uno scambio di favori.

Cenni storici

Questa stupenda chiesa barocca nasce nel 1616 per volontà dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco, una congregazione laica di nobili napoletani. Era destinata a diventare l’ultimo rifugio per i più poveri e soli della città, privi di una tomba.

Il progetto, frutto della collaborazione tra Giovan Cola di Franco e Giovan Giacomo Di Conforto, diede vita a una chiesa dalla struttura innovativa, suddivisa in due livelli. L’elegante chiesa superiore, rappresenta il mondo dei vivi, mentre la cripta ipogea è destinata al culto delle anime pezzentelle.

Ipogeo Santa Maria al purgatorio
Ipogeo Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. Photo Studio F64 – Paolo Cappelli & Maurizio Criscuolo.

La Chiesa delle Capuzzelle

L’interno, in stile barocco, si presenta a navata unica con un ridotto transetto e tre cappelle per lato. Oltre ai teschi e alle ossa sul portale d’ingresso e nelle nicchie si notano subito tantissime preziose tele di Luca Giordano, Andrea Vaccaro e Massimo Stanzione.

Impossibile non notare il maestoso teschio alato, opera del grande scultore Dionisio Lazzari. Un capolavoro del barocco napoletano che ti lascerà a bocca aperta. Interessante la pala d’altare con la Madonna delle Anime Purganti di Massimo Stanzione

Ma la parte più interessante della chiesa è nascosta al termine della scala che si trova a sinistra dell’ingresso. Ci porta di fatto in nella chiesa ipogea, testimonianza dell’antico culto napoletano delle anime pezzentelle.

L’architettura spoglia e essenziale dell’ipogeo sembra riflettere l’idea stessa del Purgatorio: un luogo di transizione, di purificazione e di attesa.

La tomba anonima, al centro della stanza, è come un simbolo della condizione umana, fragile e destinata a scomparire. Le nicchie vuote e il seicentesco altare ornato di croci nere evocano un passato di fervore religioso e di speranza nella vita eterna.

Un’apertura laterale conduce all’ambiente dedicato alla Terra santa, dove si può fare conoscenza con il teschio di Lucia che giace con il suo velo da sposa. A lei vengono raccontate le sofferenze sentimentali e il desiderio di trovare l’amore.

Teschio di Lucia Santa Maria al purgatorio
Teschio di Lucia Santa Maria al purgatorio

Leggende Napoletane: il teschio di Lucia, la sposa sfortunata

Ovviamente tante sono le storie che ruotano intorno a questo teschio ma una in particolare sembra essere veritiera.

Si narra che Lucia d’Amore, figlia del principe di Ruffano, fu promessa n sposa al marchese Giacomo Santomago. Ma il crudele destino aveva in serbo per lei un futuro ben diverso dalle aspettative della sua famiglia. Lucia non vide mai il giorno delle sue nozze.

Secondo alcuni morì di tifo, per altri morì annegata. Altri ancora ritengono sia morta nel tentativo di fuggire a quel matrimonio combinato. Il popolo napoletano, con la sua innata devozione, adottò Lucia come una delle sue sante protettrici, rivolgendole preghiere e offerte e diventato meta di pellegrinaggio da parte di tutte le donne in cerca di marito.

Museo dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco

La Sagrestia ed l’oratorio dell’Immacolata, alle spalle della abside della chiesa, ospitano una piccola area museale. Qui si possono ammirare dipinti e manufatti realizzati nei quattrocento anni di vita della Congregazione.

Tra questi catturano l’attenzione i paramenti sacri utilizzati per le suggestive processioni funerarie. Interessante la copia seicentesca del Luis de Morales raffigurante la Madonna della Purità. L’originale è conservato nel convento teatino di San Paolo Maggiore.

Chiesa delle Anime del Purgatorio ad Arco

Indirizzo: Via Tribunali, 39

Orari:
dal lun al sab dalle 10.00 alle 17.00, dom dalle 10.00 alle 14.00.
Visite Guidate (Chiesa, Ipogeo, Museo), su prenotazione incluse nel biglietto d’ingresso
dal lun al sab alle 12.00 e alle 15.00, dom alle 12.00
Costi: L’ingresso in chiesa è gratuito. Contributo di € 7,00. Riduzioni per età.
Contatti: Tel: 081 440438, E-mail: purgatorio@progettomuseo.com

Come arrivare
Metropolitana Linea 1, scendere alla fermata Dante, percorrere via Port’Alba e proseguire verso piazzetta Pietrasanta fino a via dei Tribunali (circa 7 minuti a piedi).