Ultima Modifica il 28 Maggio 2024

Nelle vicinanze della Reggia di Caserta si erge la seicentesca chiesa di San Francesco di Paola. Si racconta, che nel suo ipogeo siano state ritrovate le spoglie mortali del Regio Architetto Luigi Vanvitelli.

Luigi Vanvitelli (Napoli, 12 maggio 1700 – Caserta, 1 marzo 1773), uno dei più importanti architetti italiani, è passato alla storia per essere stato l’architetto che ha progettato la Reggia di Caserta.



Si racconta che nel 1984, in seguito al crollo del pavimento della chiesa, siano stati rinvenuti una cassa e un drappo damascato d’ oro sul quale era incisa una “V” di metallo brunito.

Anche se gli studiosi mantengono un cauto riserbo, si ritiene che quella cassa abbia custodito le spoglie mortali del celebre architetto dei Borbone.

Lo testimonia il Liber Mortuorum, il registro manoscritto dove si registravano i morti tumulati nella chiesa.

” A dì Primo di Marzo 1773 – Passò da questa a miglior vita il Sig. D.Luigi Vanvitelli Ingegnere del Re, munito con tutti i sacramenti, nella Terra di Caserta, e per divozione volle e fu sepolto nella nostra chiesa Parrocchia di San Francesco di Paola della città di Caserta”. Due lapidi monumentali del 1823 e la seconda del 1879 testimoniano

Chiesa di San Francesco di Paola a Caserta

La chiesa dedicata a San Francesco di Paola, patrono del Regno delle Due Sicilie, è stata fondata nel 1606 dai Padri dell’ordine dei Minimi. Un progetto reso possibile grazie alla generosità del principe Andrea Matteo Acquaviva, che fece dono di terreni e rendite.

Cripta di Vanvitelli San Francesco di Paola Caserta

La facciata, molto semplice, dispone di un portale sormontato da un oculo e un campanile. Lungo l’unica navata si aprono tre nicchioni per lato. L’altare maggiore, in marmi policromi, è settecentesco così come la tela del soffitto mentre sulla parete della cantoria vi è una Crocifissione seicentesca. All’ingresso, sul lato sinistro si trova una lapide che ricorda Luigi Vanvitelli.

Una piccola apertura, posta nei pressi dell’altare maggiore, conduce i visitatori in una cripta in pietra viva realizzata interamente a mano.

In un meraviglioso supporto di noce nazionale e vetro è conservato il Liber Mortuorum, l’antico libro delle sepolture e una riproduzione anastatica digitale della maschera funeraria di Luigi Vanvitelli. Si tratta di un’esclusiva opera realizzata in 3D dal team di esperti del progetto di ricerca “Art-up”.