Ultima Modifica il 24 Ottobre 2024
La Chiesa del Gesù Nuovo, detta anche della Trinità Maggiore, è uno dei più sbalorditivi esempi del Barocco Napoletano. Insieme al Monastero di Santa Chiara il Gesù Nuovo domina l’omonima piazza, una delle più belle del centro storico di Napoli.
Il Gesù Nuovo, è un singolare esempio di dimora nobiliare (palazzo Sanseverino) trasformato in edificio ecclesiastico.
Chiesa del Gesù Nuovo, la storia
Il palazzo viene costruito nel 1470 dall’architetto Novello da San Lucano per volere di Roberto Sanseverino Principe di Salerno e Ammiraglio del Regno di Napoli.
Ferrante Sanseverino, figlio di Roberto, pagò a caro prezzo le sue posizioni politiche. Per aver sostenuto il popolo napoletano durante una rivolta contro il vicerè Don Pedro da Toledo, fu esiliato e privato di tutti i suoi beni. I Gesuiti riuscirono ad acquistarlo, non senza difficoltà, per la cifra di 46.000 ducati.
La ristrutturazione del fastoso palazzo nobile, iniziata nell’aprile del 1584, lascia intatta solo il basamento, le mura laterali e la particolare facciata bugnata con le sue caratteristiche punte di diamante in piperno.
La chiesa apre al culto nel 1597, mentre la consacrazione avviene solo il 7 ottobre 1601. Anche se dedicata alla Madonna Immacolata è chiamata “del Gesù Nuovo” per distinguerla dalla prima chiesa dei gesuiti a Napoli. La Chiesa del Gesù Vecchio è conosciuta per la festa del Sabato Privilegiato della Madonna Immacolata di don Placido.
Il Gesù Nuovo nei secoli ha subito vari danni, ma se ne è sempre tirata bene. Durante un bombardamento nella seconda guerra mondiale una bomba cadde sul soffitto della navata centrale rimanendo miracolosamente inesplosa. Oggi la bomba è esposta all’interno della chiesa.
Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli: Descrizione
Esterni
La facciata è caratterizzata da bugne a punta di diamante in piperno, sulle quali i tagliatori di pietra incisero strani segni. Sette lettere dell’alfabeto aramaico, di circa dieci centimetri, corrispondenti a note musicali per strumenti a plettro. La composizione, intitolata “Enigma”, dura circa tre quarti d’ora e va letta da destra a sinistra e dal basso verso l’alto.
Una leggenda racconta che il bugnato è stato “montato” al contrario, attirando così energie negative; forse è per questo motivo che la Chiesa, negli secoli, ha subito molti incidenti e crolli.
Il portale marmoreo centrale, in stile rinascimentale, è l’unico superstite (insieme alla già citata facciata) del fastoso passato nobiliare dell’edificio.
E’ ancora oggi possibile scorgere in più punti lo stemma dei Sanseverino, antichi proprietari del palazzo. Sul cartiglio marmoreo presente sull’architrave del portale è possibile scorgere un’iscrizione che riporta il nome di Isabella Feltria Della Rovere, principale benefattrice dei gesuiti a Napoli.
Si devono ai gesuiti l’aggiunta delle due colonne di granito rosso con capitelli corinzi, e il timpano spezzato che regge insieme a due cherubini lo stemma della Compagnia di Gesù (IHS).
Interno della chiesa
L’interno della chiesa del Gesù Nuovo ci pone davanti ad un violento contrasto con l’austera facciata. E’ un vero e proprio trionfo del barocco napoletano che abbaglia e ammalia il visitatore che la vede per la prima volta.
L’interno a pianta a croce greca è suddiviso in tre navate. Qui tutto è maestoso e vivace sia per il rivestimento marmoreo policromo delle pareti che la ricchezza degli altari. In tutto vi sono ben 11 meravigliose cappelle laterali con altrettanti altari, anch’essi ricchi di decorazioni.
Nella cappella della Visitazione si celebra il culto di San Giuseppe Moscati, ricercatore, medico e docente universitario, canonizzato da Giovanni Paolo II il 25 ottobre del 1987.
All’interno della Basilica è possibile ammirare opere di importanti artisti quali Giovanni Lanfranco, Cosimo Fanzago, Luca Giordano e Francesco Solimena. Inoltre numerosi artigiani, intagliatori, scalpellini, ottonari e stuccatori hanno partecipato alle rifiniture della Chiesa.
Ciò che rapisce completamente gli occhi all’interno della Chiesa del Gesù Nuovo è l’altare maggiore, un opera d’arte del 1854.
La chiesa del Gesù Nuovo si erge nell’omonima piazza, considerata come la giuntura tra la città antica greco-romana e quella sviluppatasi nel Settecento.
Al centro della piazza si trova l’obelisco più celebre di Napoli. Alla sommità della guglia, rivestito da sculture marmoree di Matteo Bottigliero e Mario Pagano, vi è la caratteristica statua dell’Immacolata. L’8 dicembre, di ogni anno la folla si raduna ai piedi di questo monumento per celebrare la Festa dell’Immacolata.
Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, orari e info utili
Indirizzo: Piazza del Gesù Nuovo – 80134 Napoli
La Chiesa è aperta tutti i giorni dalle 7:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30. L’ingresso è gratuito.
Consigliamo di visitare la chiesa fuori dall’orario delle messe: Giorni feriali 9:00 – 10:30 – 12:00 – 18:30. Giorni festivi 8:00 – 10:00 – 11:30 – 13:00 – 19:30.
Sito web: www.gesunuovo.it