La parte più alta della città di Bacoli, nei Campi Flegrei, ospita un complesso archeologico conosciuto con il nome di Cento Camerelle. È cosi chiamata per la moltitudine di ambienti e cunicoli che la compongono. (Foto credit Facebook @Ciro Nicola Gianni Lucia)
Il sito è conosciuto anche come “Prigioni di Nerone”, si narra che è qui che l’imperatore Nerone accolse la madre prima di ordinarne l’assassinio. Potrebbe interessarti La Tomba di Agrippina a Bacoli.
Il complesso, raggiungibile salendo per le vie dell’odierno centro abitato di Bacoli, è in realtà un sistema di cisterne nate per soddisfare il fabbisogno idrico di una sontuosa villa marittima dotata di peschiere, giochi d’acqua e ninfei.
Secondo alcuni studiosi la villa sarebbe appartenuta all’oratore Quinto Ortensio Ortalo, amico e rivale di Cicerone, poi passata ad Antonia moglie di Druso e da questa all’imperatore Nerone.
Cento Camerelle, sito archeologico di celle e cunicoli
Cento Camerelle, non lontano dalla Piscina Mirabile, è una delle numerose testimonianze del passato romano dei Campi Flegrei.
Il sito archeologico, si sviluppa su due livelli indipendenti tra loro; diversi studi archeologici portano a credere che il complesso sarebbe stato ancor più vasto, includendo altri cunicoli in corrispondenza della spiaggia.
Attraverso una breve scalinata si accede al piano superiore, un ambiente parzialmente scavato nel tufo a 3 metri sotto l’omonima strada Via Cento Camerelle; qui si scopre una grande cisterna risalente all’età augustea (I° secolo d.C) divisa in quattro navate da tre file di pilastri e coperte da volte a botte con pozzetto centrale. Le mura sono in opera reticolata con ammorsature in tufelli.
Attraverso una rampa in ferro si arriva poi alla Cisterna più anticha (risale all’età repubblicana (II° secolo a.C.). E’ costituita da un labirinto di vani divisi da due corridoi paralleli intersecati ad angolo retto da un terzo.
Sono ancora ben visibili alcune tracce di intonaco e gli strati di cocciopesto che servivano a rendere impermeabile l’intera costruzione.
Bacoli
L’odierna Bacoli, un insediamento Greco fondato attorno al VI secolo avanti Cristo, si affaccia sul golfo di Pozzuoli tra il promontorio del castello di Baia, la punta del Poggio e il lago Miseno.
In epoca romana era un luogo di villeggiatura; qui i potenti di allora si facevano costruire ville lussuose tra marmi e mosaici, sfruttando il potere terapeutico delle acque.
Bacoli è testimone di un storia millenaria e comprende luoghi carichi di storia: Baia, Miseno, Miliscola, Torregaveta, Fusaro e Cuma. Potrebbe interessarti I Campi Flegrei. Storia, archeologia e miti a pochi passi da Napoli.
Informazioni utili
Indirizzo del reperto: Via Cento Camerelle 117– 80070 Bacoli – Napoli.
Il sito archeologico è raggiungibile soltanto a piedi alle spalle della Chiesa di Sant’Anna. E’ possibile parcheggiare nell’area mercatale adiacente la Villa Comunale. Dalla spiaggia di Marina Grande agli ingressi delle cavità presenti lungo il costone tufaceo del promontorio di Punta Cento Camerelle.