Ultima Modifica il 23 Settembre 2024
Castel Capuano, alla fine della suggestiva via dei Tribunali, è una delle più antiche fortificazioni di Napoli, seconda solo al Castel dell’Ovo.
Non solo una residenza reale, ma anche un centro politico e amministrativo. Per lungo tempo, è stato il luogo dove si amministrava la giustizia a Napoli.
Le sue mura massicce hanno assistito ai mutamenti della città, ai suoi fasti e alle sue miserie.
Castello Capuano: una breve storia
Le origini di questo imponente castello sono normanne. Nel 1140 Guglielmo I di Sicilia, detto il Malo, decide di erigere un’imponente fortezza nei pressi della maestosa Porta Capuana, allora principale accesso alla città di Napoli.
Nella sua lunga storia, Castel Capuano ha subito numerosi interventi di trasformazione e restauro che ne hanno profondamente cambiato la fisionomia.
Sotto il regno degli Angioini, Castel Capuano si trasforma da austera fortezza in una raffinata residenza reale. Le sapienti mani degli scalpellini francesi ne ammorbidiscono le linee e ne arricchiscono gli interni.
Con gli Aragonesi però la corte reale si trasferisce definitivamente nel Maschio Angioino. Castel Capuano diventa la dimora stabile di Alfonso II, Duca di Calabria.
L’imperatore Carlo V vi dimorò alcuni mesi nel 1535 di ritorno dalla riconquista di Tunisi.
Curiosità. Durante il regno di Giovanna II, il Castello fu testimone dell’efferato assassinio di Ser Gianni Caracciolo, gran siniscalco e favorito della regina. Il suo sepolcro si trova nella Cappella Caracciolo del Sole, nella vicina chiesa di San Giovanni a Carbonara.
Un simbolo di giustizia e potere
Poco dopo la donazione a Filippo di Lannoy principe di Sulmona, il Castello subisce un nuovo cambio di destinazione. Viene infatti espropriato dal viceré don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, intorno al 1540. Grazie all’opera degli architetti Manlio e Benincasa è completamente ristrutturato, perdendo le sue caratteristiche militari, e trasformato in un imponente Palazzo di Giustizia. Da quel momento è anche detto Palazzo della Vicaria, in quanto sede del Vicario del Regno che presiedeva al potere giudiziario.
Qui vengono infatti riuniti i cinque tribunali che fono a quel momento erano disseminati per la Città : “La grande corte della Viaria”, “Il reale consiglio”, “La reale camera della Sommaria”, “Il tribunale della Bagliva” e “Il tribunale della Zecca”.
Mentre ai piani superiori si amministra la giustizia, nei sotterranei si esercita il potere punitivo, in un’atmosfera cupa e opprimente.
Davanti alla porta principale del castello, invece, era collocata una colonna bianca di marmo chiamata, dai contemporanei, la “colonna infame della vicaria”. Scopri la sua storia.
Con il progressivo trasferimento dei tribunali, a partire dal 1995, Castel Capuano è stato al centro di un grande progetto di restauro e riqualificazione che hanno rivelato un tesoro inatteso. Presso le fondazioni, sono emersi frammenti di iscrizioni lapidee che attestano la presenza, in quest’area, dell’antico Gymnasium romano.
Cosa vedere a Castel Capuano
Grazie alle visite guidate del Touring, in collaborazione con la Fondazione Castel Capuano i tesori d’arte dell’antico maniero tornano eccezionalmente accessibili al pubblico.
L’avventura alla scoperta di Castel Capuano inizia già dall’esterno. Le iscrizioni, gli stemmi e le decorazioni che adornano la facciata principale ci raccontano le vicende storiche che hanno segnato il castello attraverso i secoli, .
La lapide che celebra la vittoria di Carlo V nella spedizione di Tunisi e la trasformazione in sede giudiziaria è una testimonianza del XVI secolo.
L’aquila bicipite spagnola, opera del Sangallo, e le colonne d’Ercole dominano la scena, mentre lo stemma dei Savoia, aggiunto in epoca più recente, testimonia il passaggio sotto il dominio sabaudo. L’orologio, infine, datato 1858, completa il quadro di un monumento che ha attraversato epoche e dominazioni diverse.
Le sale interne
Superato il portale si accede ad un ampio cortile porticato, il cuore pulsante di Castel Capuano, circondato da imponenti e regolari pilastri dorici. Qui, avvocati, giudici, imputati e una folla variegata si riunivano prima dei processi. Da qui si aprono le scalinate che conducono agli ambienti interni del castello, ognuno con la sua storia e la sua funzione.
Fra le sale interne del castello una delle più interessanti è certamente il Salone della Corte d’Appello con affreschi del XVIII secolo raffiguranti le province del Regno.
Il percorso di visita passa poi nel Salone dei Busti e nella vicina Cappella della Sommaria, qui i giudici sostavano ed ascoltavano la messa prima di adunarsi e decidere sulle condanne. La cappella è interamente affrescata dallo spagnolo Pedro Rubiales, discepolo del Vasari.
La sala che oggi ospita la biblioteca è stata sede del Gran Consiglio durante il regno degli Angioini, poi sala di udienza della Gran Corte Criminale nel periodo borbonico. Oggi ospita rarissime opere dei secoli XVI, XVII e XVIII, nel loro insieme costituiscono il cosiddetto Fondo Antico.
Sul retro di Castel Capuano, addossata alle sue mura massicce, sorge la Fontana del Formiello. Originariamente concepita come abbeveratoio, la fontana fu ristrutturata nel XVI secolo da Michele de Guido, che la trasforma in un’opera monumentale, ornandola dello stemma del viceré Pedro d’Aragona.
Durante i lavori di restauro è stata scoperta una vasta necropoli e reperto di epoca greca e romana risalenti al V secolo a.C..
Informazioni utili
Castel Capuano – Piazza Enrico de Nicola, 80139 Napoli.
Orari: Aperto dal lunedì al venerdì 9.00-18.30; Ingresso libero
Come arrivare: Da piazza Garibaldi: procedere a piedi lungo il corso Garibaldi, imboccare via A. Poerio fino alla piazza antistante il castello.