Ultima Modifica il 6 Ottobre 2024
Nel cuore del Decumano inferiore di Napoli c’è un Palazzo del ‘500 che al suo interno custodisce la Cappella del Monte di Pietà.
L’antica sede del Sacro Monte di Pietà, meglio conosciuto come Banco dei pegni, si erge lungo via San Biagio dei Librai (al civico 114), una delle strade che compongono Spaccanapoli.
L’accesso al palazzo Girolamo Carafa dei Duchi d’Andria è segnato da un imponente portale. Da qui, attraverso un atrio porticato scandito da piloni in piperno e coperto da volte a vela, ci si immette in un cortile con due scaloni monumentali che conducono ai piani superiori.
Sul lato opposto al portone, al piano terra, c’è la Cappella del Monte di pietà, con la sua preziosissima sagrestia. Il palazzo oggi è prevalentemente utilizzato per uffici ed agenzia del Banco di Napoli-gruppo Intesa San Paolo.
La storia del Monte di Pietà
Il Monte della Pietà di Napoli nasce nel 1539, su impulso dei frati francescani, con lo scopo di contrastare l’oppressiva usura che affliggeva la popolazione.
Il sistema si basava su un semplice principio: un oggetto in cambio di denaro. Il pegno, depositato presso il Monte della Pietà, fungeva da garanzia per il prestito concesso. Se il debitore non riusciva a restituire la somma entro l’anno stabilito, il pegno veniva messo all’asta pubblica
L’antica istituzione, che ebbe come prima sede il Palazzo Carafa d’Andria, si trasferi nel 1597 nel palazzo di Girolamo Carafa dei Duchi d’Andria. Nel palazzo, demolito e ricostruito su disegno dell’architetto Gian Battista Cavagni, venne costruita anche una cappella ( 1598). Un vero gioiello d’arte, a cui lavorarono i maggiori artisti del tempo.
L’intero palazzo venne acquistato nel 1730 dal Banco (delle Due Sicilie prima e di Napoli dopo l’unita Italiana).
La cappella
Con grande senso della scenografia la facciata della Cappella della Pietà, impostata come un tempio greco, si apre sul lato breve dell’ampio cortile del palazzo. Le iscrizioni sulla facciata dichiarano gli intenti dell’istituzione, avvalorati dall’iconografia delle sculture. Due statue del Bernini raffiguranti la Sicurità e la Carità (1600), una pietà di Michelangelo Naccherinino e due angeli di Tommaso Montani.
La splendida cappella a navata unica, con le sue linee austere e la luce soffusa che filtra dalle vetrate, e le tre sale al piano terra, un tempo palcoscenico di aste silenziose, sono state sapientemente trasformate nel suggestivo Museo del Monte di Pietà.
Oltre alle ricchissime decorazioni originali arredi, oggetti sacri e dipinti della grande collezione del Banco di Napoli, la Cappella custodisce opere di particolare interesse. Capolavori come la Resurrezione iniziata da Girolamo Imparato e terminata Fabrizio Santafede, l’Assunta di Ippolito Borghese, il Monumento del Cardinale Ottavio Acquaviva di Cosimo Fanzago e la Carità eseguita da Giuseppe Bonito.
Recentemente il gruppo Intesa Sanpaolo Group Service ha manifestato l’interesse a vendere l’intero complesso.
Cappella del Sacro Monte di Pietà Napoli
Indirizzo: Via San Biagio dei Librai, 114
Orari di apertura: Sabato 09:00 / 19:00 – Domenica 09:00 / 14:00 – Lunedì-Venerdì chiuso
Prezzo biglietti: Ingresso gratuito
Come arrivare:
Metropolitana Linea 1 stazione Università. Svoltare a sinistra su via Mezzocannone e successivamente su Via San Biagio dei Librai fino al civico 114 (circa 10 minuti). Linea 2 stazione Cavour. Da via Foria svoltare a destra su Via Duomo e di nuovo alla quarta a destra fino al civico 114 (circa 14 minuti).