Ultima Modifica il 15 Dicembre 2024
Le tradizioni di Capodanno a Napoli sono innumerevoli e varie. Qui le tradizioni si mescolano al folklore e alla scaramanzia con un insieme di usanze, piccoli gesti e riti scaramantici che strizzano l’occhio alla fortuna e che rendono il Capodanno partenopeo un evento da non perdere.
Vivere il Capodanno a Napoli è una delle esperienze da fare almeno una volta nella vita.
Se avete in mente di passare l’ultimo dell’anno a Napoli, preparatevi ad entrare in un mondo chiassoso e festoso dove non sarà difficile imbattersi in qualche rito tradizionale e propiziatorio per il Capodanno.
Cenone di San Silvestro, i piatti tradizionali che non devono mancare
Il Capodanno partenopeo passa prima di tutto per la tavola con cibi e rituali ben precisi. Di solito, il cenone della viglia è a base prevalentemente di pesce, mentre il primo pranzo del nuovo anno è a base di carne.
Tra le ricette immancabili del cenone di San Silvestro c’è l’insalata di rinforzo, detta anche burdiglione e gli’immancabii spaghetti con le vongole. Mentre per i secondi ci sono l’immancabile capitone, che può essere fatto imbottito o fritto insieme al baccalà. E per completare il tutto non mancano i dolci della tradizione campana.
In primis ci sono gli struffoli, dolce la cui origine pare risalire all’antica Grecia, i rococò, talmente duri che si possono mangiare solo se intinti in vino liquoroso, preparati con le mandorle.
I rituali del Capodanno si ripetono un pò ovunque, in Italia e nel mondo, ma a Napoli assumono un significato speciale perché, qui, la scaramanzia è una concezione di vita.
Riti porta fortuna a Napoli
Uno dei riti propiziatori più conosciuti è quello di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. Per la loro somiglianza alle monete, fin dai tempi dei romani, sono considerate di buon auspicio per le finanze. Più se ne mangiano, tanti più ricchi si diventa. Dunque l’abbuffata di lenticchie è obbligatoria.
Il consiglio è di non servire pollo, tacchino e tutti i volatili in genere, c’è il pericolo è che la fortuna “voli via”. Da non servire nemmeno aragoste e gamberi in quanto i granchi camminano all’indietro, e potrebbero quindi simboleggiare il “fare dei passi indietro”, e quindi l’arresto di un miglioramento in atto.
Zampone o cotechino? Non importa. Essendo carne di maiale grassa e nutriente, rappresentano l’abbondanza e mangiarne a capodanno simboleggia l’auspicio di un nuovo anno molto prosperoso.
Sulla tavola della notte di Capodanno non può mancare la frutta secca e noci come amuleto per la fertilità e i datteri per un anno dolcissimo. Questi ultimi allo scoccar della mezzanotte bisogna mangiarli: tra i più superstiziosi vengono conservati tre noccioli nel portafogli.
ll brindisi, stappato a mezzanotte esatta con spumante o vino frizzante, deve fare il botto. Questo rumore, come quello di petardi, serve a scacciare gli spiriti malevoli. Ricordatevi di intingere il dito in un bicchiere di spumante e passatelo dietro al orecchio o quello della persona a cui vogliamo augurare fortuna durante l’anno nuovo.
Se invece vi capita di vedere qualcuno mettere un dito nel suo bicchiere di spumante, non stupitevi. Non si tratta di maleducazione ma solo di un’usanza tipica. Intingere un dito nello spumante e poi passarselo dietro l’orecchio è considerato un simbolo di buona fortuna per il nuovo anno che sta iniziando.
Ovviamente questi consigli valgono per i superstiziosi ma anche per quelli che pensano che “non è vero ma ci credo”. E’ meglio attenersi a questi riti e non rischiare di rompere l’incantesimo.
Ma il Capodanno Napoletano non è solo buona cucina è anche sparare i botti. Quando il 31 dicembre a Napoli scocca la mezzanotte, la città di Napoli si illumina praticamente a giorno.
Dai balconi, dalle finestre e dalle terrazze è gara a chi spara i botti (fuochi d’artificio) più colorati, rumorosi e scenografici possibili. Una vera e propria competizione all’interno dei condomini, per chi ha speso più soldi per realizzare i fuochi d’artificio più belli. In occasione del passaggio dal vecchio al nuovo anno c’è un’altra usanza che a volte si è rivelata pericolosa, è quella di gettare dalla finestra delle cose vecchie e rotte come simbolo di abbandono dell’inutile per un inizio migliore.
Un altro auspicio di buona fortuna immancabile durante il Capodanno a Napoli è indossare biancheria intima rossa. Che si tratti di uno slip, una giarrettiera o un reggiseno, non importa, quello che conta è indossare un intimo di color rosso durante la notte di Capodanno. La tradizione vuole che l’intimo venga buttato via il giorno dopo.
Il Programma del Capodanno Partenopeo è inoltre ritmato già dalle 21,30 dal concerto in Piazza Plebiscito, piazza simbolo del capoluogo partenopeo. Dopo aver brindato all’arrivo del nuovo anno si passa sul Lungomare per ammirare i suggestivi fuochi d’artificio sparati da Castel dell’Ovo.