Ultima Modifica il 26 Novembre 2023
Oltre la splendida Porta S.Gennaro si entra nel vivace e popolare Borgo dei Vergini, cuore del Rione Sanità.
Percorrendo questo piccolo borgo partenopeo si scoprono antichi palazzi nobiliari realizzati tra il Seicento e il Settecento che si affiancano a chiese e basiliche.
Le origini del borgo sono molto antiche, come testimoniano le sepolture ipogee cavità scavate nel banco tufaceo che testimoniano la cultura greca dominante nel IV secolo a.C..
Nel corso dei secoli, la zona ha subito diverse modifiche da un fenomeno che i residenti chiamavano “la lava dei Vergini”.
Alluvioni in piena regola, con una quantità spropositata di terra e materiali rocciosi, che scendeva dalla collina di Capodimonte e dai Colli Aminei per poi sfociare a mare.
Il Borgo e la fratria degli Eunostidi
Il suo nome è legato agli Eunostidi (uomini “vergini”), una confraternita religiosa greca che un tempo abitava il quartiere, nata per custodire la memoria di Eunosto.
Secondo una truce leggenda nata in Grecia il giovane e bellissimo guardiano di un tempio consacrato agli dei è stato vittima del corteggiamento aggressivo di Ocna senza, però, ricevere le sue attenzioni.
Ferita nell’orgoglio la fanciulla raccontò ai fratelli d’esser stata vittima di un tentativo di stupro e i due la vendicarono uccidendo il ragazzo. Scoperta la verità Ocna si tolse la vita e i cittadini dedicarono un tempio al povero e innocente Eunosto.
Borgo dei Vergini un luogo di grande interesse storico
Il borgo dei Vergini, all’interno del quartiere Sanità, è ricco di testimonianze storiche da lasciare chiunque le ammiri a bocca aperta : ipogei greci, catacombe paleocristiane, abbazie medievali.
Tra la fine del XVII secolo ed il XVIII secolo, grazie alla sua posizione strategica, l’area conobbe un’intensa attività costruttiva.
Fino alla costruzione del ponte della Sanità (ponte dei francesi) il Borgo dei Vergini era infatti l’unica via di transito per andare dal Palazzo Reale alla Reggia edificata nel Bosco di Capodimonte.
L’architetto Ferdinando Sanfelice, nei primi decenni del Settecento, con la costruzione del proprio palazzo familiare e il Palazzo dello Spagnuolo.
Percorrendo le strade del borgo è possibile visitare:
La Chiesa di S.Maria Succurre Miseris (Via Vergini, 2), rifatta dal genio di Ferdinando Sanfelice su una antico edificio medievale. La Chiesa di San Vincenzo de’ Paoli (Via Vergini, 51), concepita da Luigi Vanvitelli nel Complesso Monumentale Vincenziano. Chiesa Santa Maria dei Vergini (Via Vergini, 45), qui è stato battezzato Sant’Alfonso Maria de Liguori, uno dei personaggi più amati della chiesa napoletana.
Molto suggestivo è l’Ipogeo dei Togati, una straordinaria tomba destinata all’aristocrazia ellenistica di Neapolis, e l’acquedotto Augusteo del Serino nel rione Sanità Napoli. Un’importante opera idraulica di epoca romana che attraversa il Rione Sanità prima di alimentare l’antica Neapolis.
Vicolo della Cultura nel Borgo dei Vergini del Rione Sanità
Via Montesilvano, è conosciuto come il Vicolo della Cultura, mette in mostra opere di street art dedicate a icone napoletane. Come le edicole votive del XVIII secolo Totò, Pino Daniele, Sophia Loren, Massimo Troisi e Peppino De Filippo guardano e illuminano i passanti dall’alto dei loro murales. Potrebbe interessarti Napoli e le edicole votive.