Ultima Modifica il 20 Marzo 2024
Apice Vecchia, il borgo fantasma della Campania, si lascia scoprire ai piedi del Castello dell’Ettore.Un luogo suggestivo assolutamente da non perdere per tutti gli amanti del Urban Exploration (Urbex). E’ considerata la Pompei del ‘900 in provincia di Benevento.
L’incantevole Borgo fa da cornice a graziosi mercatini di Natale presso il Castello dell’Ettore.
Apice Vecchia, un pò di storia
Apicium, l’antico nome romano di Apice, sembra essere legato ad un certo Marcus Apicius, che dal Senato di Roma fu incaricato di ripartire alcune delle terre vicine a legionari reduci dalle campagne di guerra.
La sua posizione privilegiata, a ridosso del fiume Calore, gli ha consentito un importante sviluppo sociale ed econonomico. Poco lontano si scoprono alcune tracce di epoca romana, tra questi il Ponte Rotto, che faceva parte della via Appia, la regina viarum che collegava Roma a Brindisi.
La prima menzione del comune risale tuttavia all’VIII secolo, in un diploma di concessione del Principe longobardo Grimoaldo a Montecassino “sub Apice”. Divenne uno dei più importanti capisaldi feudali intorno a Benevento e fu oggetto di diversi assedi.
Oggi visitare Apice Vecchia significa immergersi in un affascinante viaggio a ritroso nel tempo. Qui il tempo si è arrestato per ben due volte: nel 1962 e nel 1980.
La sua fine è legata alla sera del 21 agosto 1962 quando una forte scossa di terremoto colpì la zona del Sannio. Per motivi di sicurezza l’Amministrazione Comunale ne ordinò l’evacuazione quasi da un giorno all’altro per spostarsi sulla collina di fronte in quella che è diventata Apice Nuova. A causa dell’abbandono, la natura, negli anni si è riappropriata dei suoi spazi.
Gli abitanti rimasti, nonostante l’ordinanza di evacuazione, furono obbligati a partire in seguito al disastroso terremoto dell’Irpinia” del 23 novembre del 1980.
Curiosità. Alcune persone si sono rifiutate di andarsene. Tommaso Conza, il barbiere locale, ad esempio, ha tenuto aperto il suo negozio fino alla sua morte nel 2013, anche se una città fantasma lo circondava!
Cosa Vedere
La Pompei del ‘900
Per visitare il borgo è necessario percorrere corridoi autorizzati a ridosso del castello. Lungo il percorso alcune foto in bianco e nero ricordano la vita che ci fu in questo luogo.
Presso l’info point di Apice, nel piazzale antistante il Castello dell’Ettore, è possibile richiedere una visita guidata nella parte del borgo solitamente non accessibile.
Lungo le stradine tutto è rimasto così com’era.
Alzando la testa si vedono insegne dal fascino vintage che ricordano le piccole attività del luogo, l’antico sistema di illuminazione pubblica, le strade di ciottoli, autovetture degli anni sessanta attanagliate da arbusti e calcinacci.
Dalle finestre con i vetri rotti e dalle porte spalancate si intravedono gli arredi e gli oggetti lasciati lì dagli abitanti prima di andare via.
Il Castello dell’Ettore
La fortezza normanna, che domina l’antico centro abitato di Apice Vecchia e la valle del fiume Calore, nasce come roccaforte di difesa tra l’XI/XII secolo su un precedente insediamento longobardo.
Nei secoli più famiglie si sono succedute nella proprietà e ha visto il tra le sue mura personaggi illustri come Sant’Antonio da Padova e Manfredi di Svevia. Il figlio di Federico II vi ha soggiornato fino al giorno prima della sua sconfitta e morte nella battaglia di Benevento nel 1266 contro Carlo d’Anjou.
Malgrado la sua fisionomia sia cambiata a causa di eventi sismici e cambi di destinazione d’uso è ancora oggi difeso da due torri e possenti mura difensive.
Grazie a diversi interventi di ristrutturazioni, durati dal 1993 al 2015, può essere ammirato, almeno in parte, nel suo intero splendore.
Dal 2016 le sue prestigiose sale ospita un Museo di Arte Contemporanea, un Museo di Arte Contadina e numerose attività culturali.
Come Arrivare ad Apice Vecchia
Apice è un borgo campano si trova a 13 km da Benevento e a soli 6 km dall’uscita Castel del lago dell’autostrada A16 Napoli-Canosa. Seguite la segnaletica stradale in direzione di Apice nuova.