Ultima Modifica il 28 Settembre 2024
La fortuna, a Napoli, è questione di ciorta. Questa colorita espressione popolare è la proverbiale ‘botta di culo’ che, secondo i napoletani, può fare la differenza tra un successo strepitoso e un fallimento clamoroso. Speramme che have ‘na bona sciorta. (PH. Giuseppe Morando).
L’etimologia della parola ‘ciorta’ deriva dal latino ‘sors’. Attraverso i secoli e l’evoluzione dei dialetti, questo termine si è trasformato nella parola napoletana utilizzato per descrivere gli imprevisti della vita, dalle gioie più grandi alle disgrazie più piccole.
Pino Daniele, nella sua celebre canzone Napule è, cantava che “ognuno aspetta a ‘ciorta” catturando l’antica saggezza napoletana. La ‘ciorta’ è un vento che soffia dove vuole, portando con sé fortuna o sfortuna, senza seguire alcuna logica.
La Ciorta non si sceglie: la si aspetta
“Non ti fidare di chi ti dice che solo con le tue forze puoi farcela. Ci vuole anche fortuna, o come diciamo qua a Napoli “ciorta”. E sorridi, che è l’unico modo per aiutare la sorte”. Luciano De Crescenzo
La ciorta napoletana ha più a che fare con il destino che con la fortuna. Non si può intervenire su di essa, ma si può provare a farsela amica, prepararsi ad accoglierla nel migliore dei modi.
In Vico del Fico al Purgatorio, si trova la statua di Pulcinella dell’artista Lello Esposito. Si dice che toccare il suo naso porti fortuna.
Puoi provare ad attirarla comprando ‘O curniciello (il portafortuna per eccellenza) su una bancarella di Napoli.
A volte è lei che si avvicina a te e lo fa in modi inaspettati. Alcune volte arriva sotto forma di un Munaciello che ti fa trovare alcuni euro nella tasca dei pantaloni. Altre volte sono i sogni ad essere portatori di numeri fortunati da giocare al lotto. Leggi anche Superstizione e Scaramanzia a Napoli.
Alcuni modi di dire
Di seguito alcune delle espressioni napoletane più conosciute per indicare la buona sorte:
Che mazz’ rutt; Che mazz scassato; Tutiene ‘nu culo quant’e Portacapuana; È tantu furtunato ca’ pure ‘o gallo nce fa l’uovo.
Quando la cattiva sorte si accanisce contro una persona, si usa dire Tene “a ciorta e cazzette – jette a piscià e se ne carette”(La cattiva fortuna di Cazzetta: va a fare pipi e perde…il pene).
Un altro proverbio che indica la cattiva sorte è “‘A sciorta d”o piecoro: nasce curnuto e more scannato” (la sorte del montone nasce cornuto e muore scannato).